E’ un azzardo usare il cioccolato in preparazioni salate? Assolutamente no, soprattutto se sei toscana e se a casa tua preparavano il “dolce e forte” diverse volte l’anno. Praticamente con questa ricetta ci sono nata e l’ho considerata per almeno 30 anni un buon modo per rovinare il cioccolato. Poi crescendo ho imparato ad apprezzarla, ma non è un piatto per tutti. Bisogna amare i contrasti, perché il “dolce e forte” in realtà è una salsa molto usata per cinghiale, lepre e lingua di manzo. Parliamo già di carni non amate da tutti, ma questa salsa è veramente una cosa da assaggiare, perché contiene molti altri elementi della tradizione toscana ed in particolare senese, il panforte ed i cavallucci. La ricetta è molto antica, era già in uso nel 1500 ed all’inizio venivano utilizzati nella preparazione solo aceto e miele, poi a Siena si è cominciato ad aggiungere panforte e cavallucci tritati, cioccolato, noci, o pinoli, zucchero, uvetta, il tutto accompagnato con aceto di vino.
Quindi l’uso del cioccolato in pietanze salate è già un uso tradizionale, in particolare in
Toscana e in questa ricetta ho voluto provare uno straordinario cioccolato prodotto proprio nella mia terra, il
309 di Noalya,
un cioccolato fondente 85%, con un sapore intenso, avvolgente, con note di mora, liquirizia e nel finale sentori di caffè e tabacco.
Noalya, cioccolato coltivato, è una bellissima realtà, dove le cultivar del cioccolato vengono utilizzate per creare le innumerevoli sfumature che “
il cibo degli dei” (
Theobroma, nome latino della pianta del
cacao, significa proprio “cibo degli dei”) può avere.
Così mi sono rifatta alla tradizione, cercando di fare un piatto, che fosse più consono a tutti i palati, usando carne di manzo e affidando a questo cioccolato così ricco di aromi sia boschivi che di tostatura, la capacità di caratterizzazione, che si esalta con la sapidità delle melanzane (verdura di abbinamento tradizionale) e la croccantezza delle nocciole del Piemonte. L’uso della birra Stout per sfumare, regala altre note tostate, il corallo aggiunge una nota croccante, sapida e colorata al piatto.
Spezzatino di manzo cioccolato, nocciole e melanzane
Ingredienti per lo spezzatino per 4 persone
- 750 g di sorra (o girello di spalla, cappello del prete, reale o pancia, tagli ricchi di tessuto connettivo)
- 1 carota
- 1 costa di sedano
- 1 cipolla
- 4-5 cucchiai di olio extra vergine di oliva
- alcune foglie di salvia
- 1 bicchiere di birra Stout
- 1 l di brodo vegetale
- 30 g di cioccolato extra fondente Noalya 309 con 85% di cacao
- 90 g di nocciole
- sale
- pepe
Preparazione dello spezzatino
Tagliare la carne a cubetti 2×2 cm. Tritare finemente sedano, carota, cipolla. Inserirle in una casseruola e soffriggerle in alcuni cucchiai di olio extra vergine di oliva. Quando la cipolla è diventata trasparente, aggiungere la carne e farla rosolare insieme alle foglie di salvia. Appena è rosolata, sfumare con la birra e quando la parte alcolica è evaporata, abbassare la fiamma e far cuocere la carne, aggiungendo un po’ di brodo ogni tanto. La cottura deve essere lunga (almeno un’ora) per riuscire a sciogliere il tessuto connettivo della carne, appena questo accade la carne diventa morbidissima. A cottura ultimata dello spezzatino, aggiungere le nocciole tritate in grossi pezzi ed il cioccolato grattugiato, tenendo la fiamma bassissima, farlo sciogliere.
Ingredienti per le melanzane
- 2 melanzane
- sale fino
- 1 litro di olio di arachide
Preparazione delle melanzane
Sbucciare le melanzane, tagliarle a cubetti 1×1 cm, salarle leggermente e metterle a scolare in uno scolapasta per circa 30 minuti. Trascorso questo tempo, sciacquare i dadini di melanzana, asciugarli e friggerli in olio extra vergine di oliva bollente per alcuni minuti finché non sono dorati. Scolarli su carta assorbente.
Ingredienti per il corallo (per 3-4 cialde diametro 14 cm)
- 180 g di acqua
- 40 g di olio extra vergine di oliva
- 20 g di farina 00
- sale
- pepe
- succo di barbabietola (per la cialda rossa) ottenuto con l’estrattore
- curcuma (per quella gialla)
Preparazione del corallo
Inserire in un contenitore alto e stretto, l’acqua, l’olio, la farina, sale, pepe e frullarli con il frullatore ad immersione. Dividere in 2 l’impasto e aggiungere la curcuma in uno e il succo di barbabietola nell’altro. Frullare ancora per ottenere una crema liquida ma omogenea.
Scaldare bene sul fornello (per 2-3 minuti) un padellino diametro 14 cm, a fiamma media. Quando la padella sarà ben calda versare metà della miscela gialla e cuocere per 5-8 minuti a fuoco medio-vivace. Inizialmente il composto sfrigolerà molto, finché l’acqua non sarà completamente evaporata. Ad un certo punto, lo sfrigolio diventerà più discreto, sintomo che l’acqua è completamente evaporata. Pian piano la cialda si abbrustolirà e l’olio salirà in superficie. Quando la cialda sarà dorata, scolare l’olio e trasferire la cialda sulla carta assorbente. Ripetere le operazioni anche per la cialda rossa. Quando saranno completamente scolate, romperle con le mani.
Preparazione del piatto
In un piatto a cappello del prete, inserire un anello da 6 cm e distribuirvi internamente lo spezzano al cioccolato e cospargerlo di nocciole tostate e tritate. Sistemare esternamente i cubetti di melanzana e togliere l’anello. Unire un pezzo di cialda gialla e una rossa.