Alan Foglieni riapre le porte del One Love Restaurant

di Laura Ceresoli

(Tratto da Prima Bergamo del 3 settembre 2021)

Alan Foglieni ha riaperto le porte del suo «One Love restaurant» a Bergamo, nel quartiere di Colognola. E questa volta con un nuovo spirito. L’ultimo anno è stato un turbinio di emozioni, nel bene e nel male. La chiusura forzata per il Covid, la forza di reinventarsi con i pasti a domicilio, la difficoltà di trovare nuove leve disposte ancora a mettersi in gioco nell’ambito della ristorazione. Ma anche la fine di un connubio amoroso, quello con Nafi, socia del locale. Di qui la voglia di ricominciare con nuovi obiettivi e con una consapevolezza diversa, mettendo a frutto gli insegnamenti appresi in questo anno di lockdown.

«La notte del 31 dicembre sono scivolato e ho rotto tibia e perone – racconta Alan -. Sono rimasto una settimana in ospedale e ho osservato la gentilezza e la rilassatezza con cui il personale mi ha trattato. Così ho cominciato a riflettere sul mio lavoro. I medici salvano vite umane, hanno una responsabilità grandissima e sono sempre sorridenti. Noi invece al locale, nonostante facciamo un lavoro bellissimo, ci arrabbiavamo per cose minime, eravamo stressati. Non si poteva più andare avanti così. Ora abbiamo riaperto con una nuova formula: due giorni di chiusura settimanale per permettere a tutti di avere anche una vita privata in modo da poter lavorare in modo più sereno».

Di strada ne ha fatta Foglieni da quando ha lasciato Stezzano per inseguire i suoi sogni culinari. Il suo curriculum spazia dalle cucine del ristorante «Anteprima» alla «Brughiera», dal «Clandestino» di Moreno Cedroni fino al «Roberto Cavalli Caffè» di Beirut. Aveva solo 31 anni quando nel 2013 il celebre stilista lo scelse per dirigere la cucina del suo nuovo locale aperto in Libano. Tornato a Bergamo è stato chef del «Carroponte» con il patron Oscar Mazzoleni e poi nel 2017 dell’8C di Treviolo. È stato in quel periodo che ha vinto la terza puntata di «Chopped Italia» condotta da Gianmarco Tognazzi, battendo Danilo D’Ambra, cuoco di Riva del Garda.

SpaghettORO Verrigni Affumicato all’Astice scappato, 10 grammi di caviale Persè

«Fin dai primi giorni di vita, il One Love ha ricevuto l’affetto dei clienti che ci hanno seguito fin dalle nostre precedenti esperienze – racconta Alan – e vedere il locale che da subito iniziava a riempirsi ci ha reso orgogliosi. Nei primi anni si sono stretti legami diventati poi amicizie, alcuni di loro sono ormai habitué, e il passaparola ci ha permesso di crescere sempre più. Fino alla pandemia. Era il 9 marzo quando chiudemmo fino a data da destinarsi e pensare di chiudere anche solo una settimana fu veramente sconfortante. Iniziò una nuova esperienza per noi, quella di cucinare per chi veramente aveva bisogno: le persone in difficoltà, i medici degli ospedali bergamaschi, gli alpini e i ragazzi dell’Atalanta che costruivano l’ospedale in fiera. Si era messa in moto una macchina di solidarietà incredibile e il One Love era diventato un supporto logistico per la distribuzione dei pasti nella Bergamasca. Ne abbiamo consegnati gratuitamente più di 1.500. Poi abbiamo dovuto pensare a salvare la nostra azienda e i clienti sono stati grandiosi. Abbiamo toccato con mano il loro affetto nei nostri confronti. È partito il Delivery e per la prima volta non sono stati loro a venire da noi, ma siamo andati noi nelle loro case. A pensarci ora sembra tutto strano: i kit di montaggio con tutti gli ingredienti pronti, i piatti caldi da consegnare il prima possibile e quelli freddi da riscaldare al microoonde, le corse in macchina per arrivare puntuali, le difficoltà degli spostamenti, i ritardi nelle consegne e la paranoia di non arrivare mai in orario».

Fusilloro Verrigni alle seppiole di Chioggia sporche del loro nero, ostriche Gillardeau e burro di Normandia

Poi è tornato il momento di riaprire, dopo mesi di lockdown: «La gente ha subito rianimato il locale, nei rispetto del distanziamento e di tutte le misure di sicurezza – prosegue lo chef stezzanese -. La riapertura dopo il primo lockdown è stata emozionante. Rivederli a casa nostra ci ha messo le lacrime agli occhi e il One Love è tornato a vivere. Da lì in poi niente ci ha più spaventati: aperture, chiusure, restrizioni. A ogni azione c’era una reazione, non ci siamo mai persi d’animo e la parola d’ordine era resilienza, abbiamo chiamato così anche la nostra passata di pomodoro Siccagno… Questi ultimi mesi hanno visto molti cambiamenti, nelle vite e nel modo di pensare».

Tonno&Mandorle

Anche se ora Alan e Nafi non sono più una coppia nella vita privata, hanno deciso di restare soci titolari del ristorante. «Qualcuno ci dava per finiti, quando ha saputo che il legame tra me e Nafi che stava alla base di questo locale si era sciolto – conclude Foglieni -. Invece noi andiamo più d’accordo ora e abbiamo deciso di continuare a condividere questa esperienza culinaria, nonostante ognuno di noi abbia altri compagni. La nostra è un’azienda meravigliosa che è sopravvissuta alla pandemia, puntando sempre in alto, migliorandosi costantemente nella scelta del prodotto da offrire, nell’acquistare sempre le materie prime più fresche ed eccellenti, selezionandole direttamente dai mercati e dai piccoli produttori. Si riparte, con una testa nuova, tante idee e tanti obiettivi da raggiungere, ma il primo è il benessere di chi ci lavora». 

 

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