The Winter Guide: 4 ricette per sentirsi coccolati

Mi hanno detto che sono coraggiosa. Mi hanno detto che partire, con quattro ragazzi sconosciuti, ci vuole fegato da vendere; che –tutti coloro che interrogavo- dicevano che non sarebbero mai partiti, che non ce l’avrebbero fatta, lasciare tutto e partire con 23 kg di valigia dietro.

Mi hanno detto che sono una grande, anticonformista, che vuole sconfiggere una paura più grande di noi, che accomuna tutti gli occidentali. Mi hanno esaltato, abbracciato e infine augurato buon viaggio.

Da quando ero bambina, di quel che mi ricordo io, ho sempre avuto il sogno di poter espatriare. Magari non in maniera permanente, magari non proprio all’estero; ma comunque avevo il sogno di andare lontano dal luogo che mi aveva dato origine. Lontano da tutte quella abitudini, da tutte quelle persone che non sognano minimamente di poter lasciare il luogo in cui sono nati, in cui i genitori hanno vissuto, forse incontrati, amato etc… Da tutte quelle facce che ti conoscono bene, così bene, che come ti giri, sanno come poterti parlare alle spalle. Ho sempre sognato di poter mettere sulle spalle il mio zaino e andare a costruire ricordi in tutto il mondo.

Mi hanno detto che sono coraggiosa, che due mesi a Marsiglia, fondamentalmente sola, lontano dalla famiglia, era un peso troppo per una giovane diciannovenne, e per questo – se me la sentivo – mi hanno detto che sono una donna con la D maiuscola. Ma sapete che vi dico?

Io coraggiosa, non sono. Sicura, tanto meno; io che chiedo aiuto pure per comprare un nuovo fondotinta. E quindi non vi starò qui a mentire che non mi dispiacerà non poter vedere mamma e papà per due mesi, o passare il mio compleanno lontano da tutti; o non vedere mamma che soffia sulle sue nuove candeline. No, non potrei mai. Ma arriva, credo, un certo punto in cui capisci cosa vuoi veramente da questa vita…. Be’ alla soglia di questo nuovo post credo di averlo scoperto. Quello che attualmente vorrei sono nuovi stimoli per la mia creatività, nuove storie da poter raccontare, nuove emozioni da dover provare. In questo momento, se chiudo gli occhi, capisco che vorrei veramente essere a Marsiglia, cullata dal dolce suono delle onde, rinvigorita dalla forti folate di vento. Ora, si proprio ora, la mia voglia di scoprire il mondo è molto di più di quella di rimanere con i piedi ben saldi a terra.

Mi dicono che sono coraggiosa. Bene, allora voglio dare la dimostrazione di esserlo ancora di più. Vorrei che comunque, mentre sarò in tenta a perdermi tra “pain au chocolat et croissant”, tra vicoli e francese parlato alla meglio il mio più grande sogno, il mio più grande diario di disastri culinari, venga aggiornato.

E così, che nuove ricette spicchino il volo. Che nuovi traguardi vengano sbaragliati e che nuove guide vengano scritte.

Inverno, freddo, neve e vento. Perché non ideare una guida di quattro ricette adatte per coccolarci?! Confortarci da cosa?! Ma dall’amore perso, dalle emozioni ritrovate, dal freddo che entra dalle finestre e dal sole che tarda a ritornare. Portiamo luce in cucina, in questi mesi bui. Siete pronti?

Per 8 settimane, usciranno random nuove ricette pronte a conquistare ogni tipo di palato.
Si parte…

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