Via dalla pazza folla è quello che sto cercando da un po’, e da Tancredi ristorante l’ho trovato. E’ come entrare in un giardino segreto, si apre la porta e ci si ritrova in un ambiente moderno con grandi vetrate, con un piacevolissimo dehors pieds dans l’eau, o meglio pieds dans le lac: tavoli rotondi ben distanziati, mise en place raffinata e una vista impagabile sul lago di Garda, che qui a Sirmione è talmente ampio che sembra quasi di essere al mare, che rende l’atmosfera magica.
Il locale è stato aperto da cinque soci: Arnaldo Damiani, Amedeo Baroni, Antonio Minervini, Alberto Scheli e Leonardo Cirillo, provenienti da differenti territori (Valtellina, Friuli Venezia Giulia, Bergamo e Puglia) ma accomunati dalla stessa passione.
Il nome Tancredi è un omaggio al cantante lirico Tancredi Pasero, personaggio di rilievo della comunità sirmionese, che era proprietario di una villa proprio di fronte al ristorante, inoltre la caletta su cui si affaccia il locale è chiamata dai pescatori la Baia di Tancredi.
Dal 2019 alla guida della cucina c’è l’executive chef Roberto Stefani, classe ’82, bresciano, che annovera nel suo curriculum vitae, esperienze lavorative con due figure molto importanti del panorama gastronomico italiano: dal 2003 al 2007 con Antonio Guida al Pellicano di Porto Ercole e dal 2008 al 2011 con Gualtiero Marchesi all’Albereta di Erbusco. Dopo alcune esperienze tra Londra e Ginevra, ritorna in Italia dove ricopre il ruolo di chef a Palazzo Arzaga Golf & Spa. In seguito affianca ancora lo chef Antonio Guida per l’apertura del Mandarin Oriental di Bodrum e del ristorante Seta del Mandarin Oriental di Milano. Nel 2016 torna sul lago di Garda come chef al ristorante La Lepre di Desenzano, per poi approdare a Sirmione al Tancredi.
Lo chef Roberto definisce la sua cucina sensibile, equilibrata ed elegante. Una sensibilità che si riscontra nell’attenzione che presta nell’utilizzo delle materie prime, il risultato finale sono dei piatti eleganti sia nel gusto che nella presentazione, con un perfetto equilibrio di sapori e anche contrasti. Ed io aggiungerei anche emozionale come la food experience che mi accingo a raccontarvi.
Vengo accolta con un amuse bouche che consiste in una tartare di branzino, kiwi e aria d’ostrica.
Il menu “Sotto la terra e sotto l’acqua” parte con uno dei piatti signature dello chef: King crab al vapore, patate viola, champagne e caviale di aringa affumicata, e assaggiandolo capisco perché lo è: ottima consistenza, equilibrato e gustoso.
Si prosegue con capasanta, sedano rapa, asparago, fico e salsa cardinale: il mollusco è cotto alla perfezione e la salsa cardinale dà un tocco in più al piatto.
Come primo piatto i fusilloni di grano duro, piccione, datteri e crema di radici, la pasta di Gragnano è cotta al dente e il fondo – salsa accattivante, tanto che ne mangeresti un piatto intero.
Il secondo proposto invece è un San Pietro al Vadouvan (miscela di spezie orientali a cui viene aggiunto scalogno e aglio), carota, limone, mandorla e salsa diavola.
Infine come dessert mi viene servito lo scenografico Ori del Garda: cedro, olive e capperi.
Vini abbinati: champagne rosé Legras & Haas, Vin de Bourgogne Blanc Domaine Bruno Clair e Gewürztraminer Kolbenhof J. Hofstätter 2017.
Tancredi ristorante
Via XXV Aprile 75
25019 Sirmione (Bs)
Tel. 030 9904391
Chiuso: lunedì
P.S. Cucina gourmet sensibile, elegante ed equilibrata con…vista!
L’articolo Tancredi ristorante: il gourmet con vista proviene da Isabella Radaelli.