Ok non sono una nutrizionista, questo è da metterlo in chiaro subito, e sono solo da poco una mamma. Dopo aver fatto un corso approfondito, bhè sembra che ora sia necessario per i neogenitori, sono arrivata alla conclusione che svezzamento non voglia dire che il bimbo o bimba in questione cominci ad essere autonomo e a mangiare come noi, serve solo a far sì che il piccolo “assaggi” gusti, odori, profumi e consistenze del cibo che successivamente mangerà. Facendogli così ingerire a poco alla volta ingredienti diversi si saggia anche del fatto che gli possano piacere o no e/o esserne eventualmente, ma anche sfortunatamente, allergico.
Facendo attenzione a cominciare lo svezzamento ad un’età in cui il bimbo/a sembra essere pronto a provare questa nuova esperienza, tutto sta nel calibrare quindi sapori di frutta, verdura, carni, pesce, legumi e cereali per far sì che assaggino più cose possibili. Ah mettendo in chiaro che il bimbo si nutrirà soprattutto, e comunque, del latte della mamma o in formula finché gli sarà necessario per il sostentamento ovvio.
Assaggiare si, quindi, ma come? Sappiate che anche i metodi di cottura sono importanti. All’inizio si consiglia di preparare tutto a vapore, è sconsigliato aggiungere sale o zucchero al cibo e star attenti a non miscelare troppi gusti assieme. All’inizio sarà un lavoro arduo per un neogenitore alle prime armi, anche perchè i primi assaggi verranno sicuramente gettati ovunque tranne che nella bocca del poppante. In un secondo momento sarà stesso il bimbo o bimba a chiedere di assaggiare ciò che noi abbiamo sulla tavola mentre pranziamo o ceniamo. Molti neogenitori però non sono inclini a far provare al loro bimbo ormai pronto l’autosvezzamento (dar da mangiare quindi direttamente ciò che mangiano loro stessi da subito) per non rischiare che soffochi mettendo bocconi troppo grandi in bocca ad esempio. Sarà che è il mio primo figlio, e non avendone altri ho potuto sperimentare e vedere di far assaggiare al mio minimè ciò che preferivo ma, si sono di quei genitori che a tavola vogliono star tranquilli, ho fatto sì da preparare pasti completi a noi e omogeneizzarli così al pupo stando attenta a non soffriggere e/o condire troppo il tutto ovviamente; gli stessi ingredienti delle nostre cene quindi diventano polpettine, frittatine e mini muffin da far assaggiare al piccolo. Sappiate che quindi mio figlio con queste pappe “gourmet” come le chiamo io ha ritrovato la gioia di mangiare e scoppia di salute.
Ho detto addio ormai alle pappe bollite e insapori che puntualmente finivano sul pavimento per far largo ad un pollo alla cacciatora con pomodorini e l’aggiunta extra di orzo sbollentato, purè di patate, salmone e avocado; volete sapere la pappa di oggi? Risotto agli asparagi con l’aggiunta di tuorlo d’uovo.. una bontà! In arrivo tante ricette