Questo post mi fa tornare indietro nel tempo, ai tempi dell’università, quando i miei professori volevano sapere il percorso mentale che aveva portato lo studente, verso quelle scelte progettuali. Io di solito facevo questa cosa al contrario, perché non potevo dire che l’idea per un palazzo mi era venuta da un film o da un libro che avevo letto. Doveva per forza esserti venuta dallo studio dei grandi architetti arrivati prima di te. Allora finito il progetto, mi inventavo ogni volta la favoletta.
Cosa c’entra questo discorso con la cucina e nel caso specifico con il ritorno settembrino dell’MTC? C’entra, c’entra. Ma devo partire dall’inizio.
Dopo un’estate di caldo infernale, torna l‘MTC a firma Cristina Galliti del blog ”Poveri, ma belli e buoni”: infatti è stata la signora del pesce azzurro a stravincere con la gara dei rolls e adesso tutti ci aspettavamo una gara, ovviamente di pesce, ma difficile. Invece, la gara non è difficile, ma senza dubbio insidiosa. Oltre a fare una pasta di pesce, mantecata, ecc. ecc. Cristina vuole sapere il perché ed il per come, abbiamo fatto determinate scelte. Questo mi riporta ai miei ricordi universitari, ma con la differenza che qui non c’è da barare (tanto i giudici mi conoscono bene!!!) e nessuno si turberà più di tanto, quando racconterò che l’ispirazione me l’ha fornita Fred Bongusto con la canzone “Spaghetti a Detroit”. Ora prima che mi scriviate tutti, sconvolti dal genere di musica che ascolto, sappiate che l’ho risentita per caso alla radio e il ritornello mi è rimasto talmente in mente che ho deciso che il mio piatto dell’MTC, sarebbe stato quello. Infatti dice “Spaghetti pollo, insalatina e una tazzina di caffè”.
Eccola la mia pasta al pesce per l’MTC: spaghetti, polpo, radicchio e caffè.
L’ho provato e di sapore non era male, ma tutto troppo marrone e mancava una nota di freschezza. Allora l’ho rifatto, sostituendo il caffè con il caviale di melagrana e quello di zenzero che aggiunge una nota piccantina.
Quindi il piatto definitivo è polpo bollito con acqua e senza, questo perché il polpo cotto senz’acqua, rilascia i suoi succhi, molto intensi e saporiti, ma difficilmente più di un bicchiere, così per essere sicura di avere liquido sufficiente per la marinatura ho fatto anche un polpo bollito in acqua. Dopo averlo cotto e raffreddato nel suo liquido, l’ho tagliato a pezzettini e fatto rosolare con aglio tritato finemente e olio extra vergine di oliva, ho aggiunto il liquido di cottura del polpo e fatto mantecare gli spaghetti. A fondo piatto una crema di radicchio rosso: solo radicchio sbollentato e messo nel ghiaccio per preservare il colore e l’amarognolo, condito con olio sale e pepe e frullato. Ho aggiunto il caviale ottenuto per sferificazione dal succo della melagrana e dal succo di zenzero con l’agar agar. Poi per inserire una nota croccante, ho grigliato i tentacoli in una padella antiaderente, finché non hanno fatto la crosticina. Ho assemblato il tutto e questo è il piatto finito.
Ingredienti per 4 persone:
- 320 g di spaghetti di pasta di semola di grano duro di ottima qualità
- 2 polpi da circa 500 g l’uno
- olio extra vergine di oliva
- 1 spicchio d’aglio
- sale in fiocchi (per guarnire)
- 1 radicchio rosso di Chioggia
- olio extra vergine di oliva
- un pizzico di sale
- pepe macinato al momento
- 150 ml di succo di melagrana
- 1 g di agar agar
- 200 ml di olio di semi freddissimo
- 150 ml di succo di zenzero fresco
- 1 g di agar agar in polvere
- 200 ml di olio di semi freddissimo (anche lo stesso di prima)