Pasta con il nero di seppie. Il bon ton sconsiglia di servirla a cena per non ritrovarsi tutti con la bocca nera, ma sapete che c’è? E’ un piatto che adoro, in Sicilia la si trova in ogni ristorante di pesce che si rispetti ed è richiestissima. Gli spaghetti al nero di seppie (ma vanno bene anche le linguine) sono un piatto unico, per intenditori e io li preparao spesso ai miei ospiti che, di frequente, mangiano questo piatto da me per la prima volta in assoluto: nessuno si è mai lamentato di avere la bocca nera, ma il bis lo chiedono quasi sempre. Sul mio canale You Tube trovate anche la VIDEO RICETTA passo passo, con tutti i piccoli trucchi che vi faranno preparare una pasta al nero di seppie assolutamente perfetta. E se siete amanti del riso, dovete assolutamente provare il risotto al nero di seppie, un coreografico risotto completamente nero dal gusto eccezionale. In più, la pasta al nero di seppie può essere considerata anche un piatto unico perché se volte prepararla alla perfezione dovete mettere nel piatto anche un bel po’ di pezzi di seppia. Infine una parola sulle bustine contenenti il nero di seppie che si trovano nei supermercati: se volete usarle per colorare l’impasto di un raviolo, una tagliatella o un pane vanno benissimo, usatele pure. Se volete condire la pasta desistete: il piatto non avrebbe gusto alcuno né alcun significato. Buona giornata!
Pasta al nero di seppie
Ingredienti per 4 persone:
- 2 seppie di media grandezza, circa 600 grammi (fatevele pulire bene ma assicuratevi che la vescica che contiene l’inchiostro nero rimanga integra)
- 30 grammi di concentrato di pomodoro
- 60 millilitri di vino bianco secco
- uno scalogno o un cipollotto fresco
- 350 grammi di spaghetti alla chitarra
- olio extravergine di oliva quanto basta
- un pezzetto di peperoncino
- sale quanto basta
Tritare finemente la cipolla e metterla in un tegame con i peperoncino (intero se la volete poco piccante, tagliato a pezzetti e con i semi se la preferite piccantissima) con olio extravergine di oliva: farla appassire lentamente, aggiungendo poca acqua calda per non farla bruciare, e cuocere finché non diventa trasparente. Nel frattempo, tagliare le seppie a strisce sottili e dividere i tentacoli.
Aggiungere le seppie al soffritto di cipolla e rosolare a fuoco medio. Quando le seppie cambieranno colore, sfumare con il vino bianco. Lasciare evaporare la parte alcolica e unire il concentrato di pomodoro. Infine, la parte più complicata: aggiungere il nero delle seppie. Prendete la vescica contenente il nero tra due dita e spremete piano in modo da fare gocciolare il nero, che normalmente è piuttosto denso. Spremete piano, cercando di non schizzare, perché questo inchiostro macchia in maniera praticamente indelebile. Mescolare e unire pochissima acqua calda (mezzo bicchiere).
Pasta al nero di seppie
Cuocere le seppie con il loro nero a fuoco basso e coperto per circa 15-20 minuti: assaggiate prima di aggiungere il sale perché il ‘nero’ della seppia è naturalmente salato, attenti quindi a non esagerare.
Lessare la pasta in abbondante acqua salata e scolarla ‘al dente’. Mantecare la pasta in padella insieme al sugo delle seppie, emulsionando il tutto con un filo di olio d’oliva extravergine e poca acqua di cottura se necessario.
Servire gli spaghetti al nero di seppie completando i piatti con i pezzi del ragù di seppia.Buon appetito!
L’ABBINAMENTO: Cosa c’è di meglio di un bianco siciliano con questo piatto che troviamo in tutte le coste della Sicilia? Vi proponiamo Iocu, un Catarratto Igt (vitigno autoctono) prodotto da uve biologiche dell’azienda vitivinicola Quattrocieli, di Alcamo (Trapani). Sapido, fresco, con profumi floreali intensi, è un vino che si abbina bene a questa ricetta dal gusto pienamente mediterraneo e, soprattutto, siciliano.