Con la definizione conserve a tutti noi vien da pensare alle confetture di frutta ma il concetto è molto più ampio di quello che pensiamo. Il termine conservare o, prendendo spunto dalla parola usata dagli anglosassoni, “preservare” indica appunto l’arte di mettere da parte per il futuro ed nel nostro caso parliamo di cibo. Il “conservare” è in assoluto un’arte davvero utile e tramandata da generazioni da nonna a nipote insomma.
Per conserve si intendono non solo i barattolini di dolci marmellate e confetture ma anche sott’olii e sott’aceti, possiamo annoverare tra i prodotti che più si classificano come “preserves” tutta la frutta secca, disidratata e i legumi.
Ovviamente io come altre persone che si intendono di cucina vi consiglierà di consumerli soprattutto freschi. Ricchi di vitamine, fibre e minerali i piselli freschi ad esempio sono squisiti, ma sappiamo che non è possibile mangiarli tutto l’anno perchè maturano solo in un circoscritto periodo dell’anno, come tutte le altre bontà che vanta la produzione mediterranea di prodotti vegetali. Ed allora come fare? Tutti sappiamo che i piselli, riprendendo l’esempio di prima, sono disponibili tutto l’anno data la lavorazione per renderli secchi o congelati o conservati, pronti all’uso quindi, che alcune aziende di offrono facendoceli acquistare tutti giorni al supermercato; ma possiamo imparare a conservarli fatti in casa.
Fagioli e frutta secca, si comprano facilmente al supermercato ma le altre conserve a me piace prepararle anche in casa e, soprattutto durante tutto l’anno. L’apoteosi del gusto è quando saper di aver sempre disponibile quel meraviglioso barattolino di confettura di albicocche per potersi farcire una crostata o, da brava napoletana doc quale sono, avere in dispensa e, sempre subito pronto, un barattolino di melanzane sott’olio è d’obbligo quando all’aperitivo su aggiungono invitati golosi.