Non avevo mai visto un albero di giuggiole fino a settembre dello scorso anno quando andando a trovare un mio amico in campagna ne ho trovato non uno, bensì due e carichi di frutti color rubino. Una vera meraviglia! E che dire del sapore di quei frutti, buonissimi e simili a quello di una mela!
Frutti ricchi di vitamina C e perfetti per ripararsi dai malanni dell’inverno.
Dopo un’attenta ricerca ho scoperto tanto altro su questo frutti antichi e quasi dimenticati la cui storia si perde nella notte dei tempi. Sono ottimi per confetture, sciroppi, per essere conservati sotto spirito ma una chicca e’ il brodo di giuggiole, un liquore che si prepara in provincia di Padova ad Arqua Petrarca, conosciuto da migliaia di anni e che assaggiato farà andare “in brodo di giuggiule” per la sua dolcezza.
Tornando a casa con un cestino ripieno di queste delizie la cosa più ovvia è stato cimentarmi nella preparazione del liquore che oltretutto è semplice e veloce da realizzare, l’importante è che le giuggiole siano mature e prive di ammaccature.
Ingredienti
1/2 l di alcool
250 gr di giuggiole mature
300 gr di zucchero
600 ml di acqua
la scorza di un limone
qualche chiodo di garofano (facoltativo, io no)
Preparazione
Lavate bene le giuggiole e asciugatele su carta assorbente.
Mettetele poi a macerare insieme alla scorza del limone in un barattolo con l’alcool e lasciatele in infusione per 10/15 giorni (ricordatevi di agitare il barattolo almeno una volta al giorno).
Trascorso il tempo preparate lo sciroppo facendo sciogliere lo zucchero nell’acqua a fiamma bassa. Fatelo raffreddare. Versate l’alcool nello sciroppo e lasciate riposare per una settimana. Filtratelo e poi poi imbottigliate. Dopo un mese il liquore si può’ bere, ben fresco.