D’inverno nebbia e freddo, d’estate umido e afa, è questo il clima che contraddistingue la Pianura Padana, ed è proprio qui, precisamente a Lodi che si trova il ristorante La Coldana, in una vecchia cascina del ‘700, il cui nome in dialetto significa proprio grande calura.
Photo Credit @PoljphotographyPietroeVale
Un luogo antico, ma un team tutto giovane: i proprietari sono Alessandro Ferrandi classe ’86 e Fabrizio Ferrari classe ’85, entrambi lodigiani doc, bravi e propositivi, mentre in cucina c’è lo chef Alessandro Pometti, piacentino del ’91, che nonostante l’età vanta esperienze lavorative in importanti realtà da Trussardi alla Scala con Roberto Conti e Pisacco di Andrea Berton e a Lione dallo stellato Christian Têtedoie, dove ha imparato e approfondito le tecniche di cottura e a preparare i “fondi”. Il giovane chef definisce la sua cucina: rispettosa, leggera e gustosa e non utilizza più di tre o quattro ingredienti. I suoi piatti sono l’esaltazione del gusto, attraverso la valorizzazione dei prodotti regionali italiani, ma con le tecniche apprese in Francia.
Il mio percorso degustazione inizia con gli amuse bouche che preannunciano già splendidamente come sarà la cena a seguire e che, in questo caso, consistono in una spugna di peperone con sedano e rouille e “interpretazione di pasta e fagioli”: pasta soffiata e crema di fagioli che in bocca ricorda il tipico piatto italiano.
Si prosegue con tacos di patate bollite ed essiccate al forno e servito con emulsione al peperone arrosto, crauti e aringa affumicata, un piatto versatile che rimane sempre in carta, cambiando ingredienti in base alle stagioni,
sgombro marinato in salsa ponzu, indivia brasata al miele, suprème di pompelmo e clementine, semi di zucca tostati e maionese agli agrumi
cotoletta di funghi porcini in diverse variazioni con verza brasata
risotto mantecato alla zucca, crema di taleggio e polvere di cappero che smorza la dolcezza della cucurbitacea: supèrbe!
petto d’anatra con carote, zenzero e capperi
I dessert: godurioso il Nocciolino, gelato alla nocciola, cremoso alla nocciola, crumble al cacao e spuma di cioccolato fondente
e fichi e kataifi: nido di pasta kataifi, fichi bruciati, namelaka cioccolato bianco e yogurt, mandorle e favo di miele
e un stecco di gelato gourmet, fuori menu, per le golose come me.
La carta dei vini conta più di 600 etichette, tra cui figurano una sessantina di champagne, grande passione dei proprietari. Si cena in diverse salette intime, eleganti ed accoglienti, arredate in stile moderno ed essenziale con grandi tavoli con mise en place “nuda”. Ottimo il rapporto qualità-prezzo.
La Coldana ristorante
Via Privata del Costino
26900 Lodi
Tel. 0371 431742
P.S. La cucina delle quattro G: giusta, gourmet, gustosa e giovane a due passi da casa mia!
L’articolo La Coldana, ristorante gourmet nella pianura lodigiana proviene da Isabella Radaelli.