la Borragine : parte seconda



Come e per cosa utilizzare la pianta di Borragine



Decotto di fiori:fai bollire per circa 10 minuti, a fuoco basso, un litro di acqua con 30 grammi di fiori essiccati. Poi togli dal fuoco, lascia intiepidire e quindi filtra con un colino. Il decotto è molto utile in caso di infiammazioni renali e della vescica, perchè funge da diuretico e depurativo; sono sufficienti 2-4 tazze al giorno per sentirsi meglio.
Infuso con le foglie:fai bollire un litro di acqua, poi toglilo dal fuoco e aggiungi circa 20 grammi di foglie fresche. Lascia in infusione per circa mezzora e poi versa il contenuto in una tazza, utilizzando un colino per filtrare. L’infuso è ideale per i problemi alle vie respiratorie, per la tosse e i bronchi: puoi bere una tazza d’infuso, addolcito con un po’ di miele, 3 volte al giorno. Se invece sei affaticato, stanco o teso, prendi due tazze d’infuso durante la giornata.
Cataplasma:cucina in pochissima acqua circa 40 grammi di foglie essiccate e circa 40 grammi di fiori essiccati. Quando l’acqua evapora, stendi le foglie e i fiori su una garza, schiacciali energicamente fino a farne uscire il succo, e infine applica il cataplasma ancora caldo sulla zona interessata. Il Cataplasma è indicato  per la pelle arrossata, per la foruncolosi e per gli eczemi in generale.
Dicono di lui… nel passatoSecondo Plinio, la Borragine era la famosa “Nepente” di Omero. Nella mitologia greca, il nepente è un farmaco che lenisce i dolori: presente in un unico passo dell’Odissea, Omero sostiene che quando veniva immersa nel vino, portava l’assoluta dimenticanza.
John Evelyn, alla fine del diciassettesimo secolo, scrive: “I fiori di borragine sono noti per far rivivere l’ipocondriaco e rallegrare lo studente accanito”.
Parkinson lo raccomanda per “espellere la pensosità e la malinconia”.
Bacon dice che “ha uno spirito eccellente per reprimere il vapore fuligginoso della melanconia oscura”.
Culpepper trova la pianta utile per la febbre, contro il veleno di serpenti, per l’itterizia, per il mal di gola e per i reumatismi. “
Qualche avvertenza sull’uso della BorragineE’ importante non esagerare con il consumo a crudo di questa pianta, poichè le foglie contengono piccole quantità di alcalodi nocivi per il fegato. Pertanto è meglio non consumarla se si hanno problemi epatici. Se si usa frequentemente la Borragine, è bene consumarla da cotta: la cottura riduce l’azione degli alcalodi. Tisane e infusi sono inoltre controindicati durante la gravidanza e l’allattamento.
Lasciatevi quindi ipnotizzare da questo fiore dal colore blu e dalla forma di stella, che certamente vi piacerà portare a casa per utilizzarlo in tanti e svariati modi. Buona raccolta!
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Grazie alle belle parole di Ginevra dell’ Orso

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