la Borragine : parte seconda



Come e per cosa utilizzare la pianta di Borragine


Perchè si chiama Borragine?
Il nome deriva dal latino borra (tessuto di lana ruvida), 
per la peluria che ricopre le foglie. 
Altri lo fanno derivare dall'arabo abu araq (padre del sudore), 
attraverso il latino medievale borrago, forse per le proprietà sudorifere 
della pianta. 
Alcune autorità ritengono invece che il nome latino Borago, da cui il 
nostro nome popolare è preso, sia una corruzione di corago, da "cor" 
ovvero cuore, e "ago", ovvero "portatore": portatore di coraggio, per la sensazione di cordialità che offre questo fiore.

Le numerose proprietà 

Diuretica ed emolliente, la Borragine è molto usata per la febbre e i 
disturbi all'apparato respiratorio. 

Grazie ai suoi costituenti salini, promuove l'attività dei reni e 
per questo motivo viene impiegata per espellere i catarri febbrili. 
Le sue qualità emollienti, sono dovute alla mucillagine contenuta 
nell'intera pianta. 
La borragine contiene potassio e calcio, combinati con acidi minerali. 
A causa della presenza di nitrato di cloruro di potassio, 
quando la pianta viene bruciata, emette piccole scintille con un 
leggero suono esplosivo.

Uno dei nutrienti più importanti, sono gli acidi grassi essenziali, 
di cui il nostro corpo ha bisogno per essere sempre in forma. 
In questo caso, ci viene incontro il rinomato "olio" di Borragine, 
che è molto ricercato per gli effetti positivi che ha sul cuore, 
sulle arterie e per la capacità di ridurre l’accumulo di colesterolo 
nel sangue. 

Quest'olio si ricava dai semi, ed è ricco di acidi grassi poliinsaturi, omega-3 ed omega-6.


Sedativo naturale
La borragine è ben nota per le sue qualità calmanti ed è stata usata 
per trattare vari stati di nervosismo. 
I suoi naturali effetti sedativi sono validi per alleviare la depressione 
e per regolare l'equilibrio ormonale femminile, 
spesso associato alla menopausa e ai cicli mestruali.



Decotto di fiori:



fai bollire per circa 10 minuti, a fuoco basso, un litro di acqua con 30  
grammi di fiori essiccati. 
Poi togli dal fuoco, lascia intiepidire e quindi filtra con un colino. 
Il decotto è molto utile in caso di infiammazioni renali e della vescica, 
perchè funge da diuretico e depurativo; 
sono sufficienti 2-4 tazze al giorno per sentirsi meglio.
Infuso con le foglie:
fai bollire un litro di acqua, poi toglilo dal fuoco e aggiungi 
circa 20 grammi di foglie fresche.
Lascia in infusione per circa mezzora e poi versa il contenuto
in una tazza, utilizzando un colino per filtrare.
L'infuso è ideale per i problemi alle vie respiratorie, 
per la tosse e i bronchi: puoi bere una tazza d'infuso, 
addolcito con un po' di miele, 3 volte al giorno. 
Se invece sei affaticato, stanco o teso, prendi due tazze d’infuso 
durante la giornata.
Cataplasma:
cucina in pochissima acqua circa 40 grammi di foglie essiccate 
e circa 40 grammi di fiori essiccati. 
Quando l'acqua evapora, stendi le foglie e i fiori su una garza, 
schiacciali energicamente fino a farne uscire il succo, 
e infine applica il cataplasma ancora caldo sulla zona interessata. 
Il Cataplasma è indicato  per la pelle arrossata, per la foruncolosi 
e per gli eczemi in generale.
Dicono di lei... nel passato
Secondo Plinio, la Borragine era la famosa "Nepente" di Omero. 
Nella mitologia greca, il nepente è un farmaco che lenisce i dolori: 
presente in un unico passo dell'Odissea, 
Omero sostiene che quando veniva immersa nel vino, 
portava l'assoluta dimenticanza.
John Evelyn, alla fine del diciassettesimo secolo, scrive: 
"I fiori di borragine sono noti per far rivivere l'ipocondriaco e 
rallegrare lo studente accanito".
Parkinson lo raccomanda per "espellere la pensosità e la malinconia".
Bacon dice che "ha uno spirito eccellente per reprimere il vapore 
fuligginoso della melanconia oscura".
Culpepper trova la pianta utile per la febbre, contro il veleno 
di serpenti, per l'itterizia, per il mal di gola e per i reumatismi. "

Qualche avvertenza sull'uso della Borragine
E' importante non esagerare con il consumo a crudo di questa pianta, 
poichè le foglie contengono piccole quantità di alcalodi nocivi per 
il fegato. 
Pertanto è meglio non consumarla se si hanno problemi epatici.  
Se si usa frequentemente la Borragine, è bene consumarla da cotta: 
la cottura riduce l'azione degli alcalodi. 
Tisane e infusi sono inoltre controindicati durante la gravidanza e l'allattamento.

Lasciatevi quindi ipnotizzare da questo fiore dal colore blu e dalla 
forma di stella, che certamente vi piacerà portare a casa per 
utilizzarlo in tanti e svariati modi. Buona raccolta!
Il Calendario delle erbe officinali e spontanee è il modo migliore 
per poter consultare, ad ogni stagione,
quali piante crescono sul nostro territorio. 
Grazie alle immagini e ad un indice analitico, è possibile riconoscerle 
e controllare il mese esatto in cui nascono e fino a quando è possibile raccoglierle.

Il Calendario lo puoi trovare qui sul sito:
https://www.ilcalendariodellorto.com

Grazie alle belle parole di Ginevra dell' Orso



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