di Laura Ceresoli
(Tratto da Prima Bergamo del 24/09/2021)
Dietro ogni scatto di Daniele Mango si nasconde un’emozione particolare. Con il suo obiettivo cerca di instaurare un rapporto di empatia con il personaggio che ha di fronte, ne incrocia lo sguardo, ne osserva le movenze, scambia qualche parola prima del fatidico click. È così che questo fotografo azzanese di 24 anni ha conquistato e immortalato anche Penélope Cruz, approdata lo scorso settembre alla Mostra internazionale del cinema di Venezia per presentare il film «Madres paralelas» di Pedro Almodóvar. La foto che ritrae l’attrice a pochi passi dal Canal grande con indosso un elegante vestito nero firmato Chanel è finita sulla copertina del celebre magazine newyorkese Women’s Wear Daily e ha fatto il giro del mondo.
«La Cruz mi ha regalato il suo sguardo per pochi attimi ma è stata un’esperienza intensa, entusiasmante, adrenalinica – racconta Mango -. Solo a posteriori, finita la frenesia di quel momento, ne ho realizzato il valore. L’approccio con Penelope è stato molto tranquillo, è stato il Pr di Chanel a presentarmela mentre lei già parlava con l’editor del mio magazine. La Cruz è stata molto carina, ha voluto sapere qualcosa in più sul taglio che volevamo dare all’articolo e poi su di me, cosa facessi, quanti anni avessi… Così ad un certo punto, io in modo spudorato, le ho detto: “You’re gorgeous (Sei bellissima, ndr)” e lei mi ha risposto che avevo dei bellissimi occhi. Si è creato un momento molto personale. Non mi aspettavo un complimento da un’attrice di quel livello, è stata umile, gentile, empatica, interessata anche agli altri e non a un servizio giornalistico fine a se stesso».
La foto di Daniele è finita non solo sulla copertina di Wwd ma è stata anche condivisa su Instagram dalla stessa Penélope Cruz ricevendo 125 mila like.
Nato a Napoli ma affidato a una famiglia di Azzano San Paolo, in provincia di Bergamo, quando aveva solo due anni (la madre adottiva è Claudia Ratti, presidente di Aribi Bergamo), Daniele Mango ha cominciato ad appassionarsi alla fotografia quando aveva 13 anni. Ha iniziato a rubare qualche scatto tra gli amici o tra i luoghi che visitava per poi passare a foto più professionali, dapprima seguendo eventi in alcuni locali e discoteche bergamasche, poi per alcune agenzie di modelle.
«All’inizio ero un autodidatta – prosegue – poi quando ho avuto l’opportunità di collaborare con una giovane compagnia teatrale di Bergamo, ho perfezionato la mia tecnica ritraendo il palcoscenico della vita con le sue mille emozioni e atmosfere diverse. Verso i 16-17 anni ho iniziato a frequentare le Fashion week milanesi. L’incontro che mi ha dato lo sprint per continuare è stato quello con Franca Sozzani, all’epoca direttrice di Vogue Italia. Allora non avevo un ricco background nell’ambito della moda e quando mi ha rivolto parola per chiedermi un accendino non sapevo nemmeno chi fosse. Poi mi ha chiesto un commento sulla sfilata in corso ma io che non ci ero nemmeno entrato le ho risposto che tutto sommato non era stata una sfilata da buttare via. Lei è scoppiata a ridere e abbiamo iniziato a parlare».
Quello per Daniele Mango fu solo l’inizio di una collaborazione fotografica con svariati magazine internazionali di moda che prosegue tuttora.