Calamaretti in umido con piselli

Come chi mi segue assiduamente sa bene, io non amo particolarmente il pesce, lo mangio due volte a settimana, ma più al ristorante che a casa, non so pulirlo e a questo fortunatamente rimedia il pescivendolo, non so sceglierlo e lo riconosco poco. Ho una sorta di antipatia, mi è rimasto addosso il concetto della bambina…odio le spine…ed infatti prediligo acquistare crostacei e molluschi oppure sogliola, spigola, rombo pesci semplici che a volte porto a casa già sfilettati, persino le alici me le faccio pulire e spinare! L’altro giorno, ho avuto la conferma alle mie paure di bambina, la figlia tredicenne di una mia amica è finita al pronto soccorso per una spina, proprio di un’acciuga, che le era rimasta infilata in gola. Solo a vedere la manovra mi è passata la voglia almeno per un anno di mangiare pesce “pericoloso”!  E così eccomi qui a proporvi un piatto semplice, ma salutare ed innocuo, spine parlando, potrete prepararlo sia con i calamari, che con i totani o con le seppie, a secondo dei vostri gusti. Per chi si chiedesse qual è la differenza tra loro, ho studiato e vi riferisco che sia le seppie, che i totani che i calamari sono tutti molluschi appartenenti all’ordine dei cefalopodi e decapodi, cioè con dieci braccia, delle quali 8 corte e tozze e le altre due più lunghe e retrattili che vengono estroflesse solo per catturare le prede. Sopra alle braccia c’è il sacco dei visceri, e qui cominciano le differenze. Mentre quello delle seppie è più largo e di forma ellittica, nei calamari e nei totani è più affusolato. Questi ultimi differiscono inoltre tra loro per la pinna posta ai lati del sacco: la pinna del calamaro è di forma romboidale e occupa quasi 3/4 del sacco, il totano invece ha una pinna triangolare più piccola, inserita nella parte finale del sacco.Anche le loro conchiglie interne, ricoperte esteriormente dal mantello, hanno diversa morfologia. La seppia presenta il caratteristico osso di seppia, una parte semirigida che contiene al suo interno i gas che permettono il galleggiamento del mollusco. Nei totani e nei calamari invece la conchiglia si assottiglia fino a prendere le sembianze di una penna o gladio trasparente ed affusolata. Seppie, totani e calamari sono presenti in quasi tutti i mari e tendono a vivere generalmente in prossimità dei fondali, hanno carni pregiate di sapore delicato e piacevole.
 
Ingredienti 
per 2 persone
500gr di calamaretti
400 gr di piselli freschi  o decongelati
olio evo
1 spicchio di aglio
½  bicchiere di vino bianco secco
2 cucchiai di passata di pomodoro
sale
 Procedimento
Pulite i calameretti, sciacquateli sotto l’acqua corrente, poi scolateli e tagliateli a striscioline. In una pentola  mettete un filo d’olio, l’aglio e la passata di pomodoro e fate soffriggere. A questo punto spegnete il gas eliminate l’aglio e lasciate qualche minuto a raffreddare. Trascorso il tempo necessario aggiungete il pesce, riaccendete il gas a fiamma viva, quando il pesce comincerà a scaldarsi sfumate con il vino bianco e di seguito aggiungete i piselli (se usate quelli surgelati fateli prima decongelare, è importante per mantenere la tenerezza del pesce non fargli subire nessuno shock  termico). Lasciate cuocere coperto a fuoco medio, per circa 20/30 minuti ( il tempo varia a seconda della grandezza del mollusco che avrete scelto). Servite caldo e se volete accompagnato con  pane tostato.
Buon appetitto!
Buona vita 
e all aprossima ricetta!

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