Questa ricetta fa parte della cultura gastronomica contadina della mia provincia: mi ricordo che quando ero piccola, mia nonna Francesca la faceva spesso e io la detestavo (come la maggior parte dei bambini quando vedono verdure); a dire il vero nella sua versione era una minestra: utilizzava gli spaghettini sminuzzati, i broccoli bolliti e la ricotta appena comprata dal massaro che passava casa per casa.
Ricordo i gesti del massaro che sfilava dalla “cavagna” (contenitore artigianale realizzato con le canne) la ricotta sul piatto che le donne gli mettevano davanti. E’ qualcosa di poetico e nostalgico che non riesco a spiegarvi così come il gusto particolare di quella ricotta. Ma adesso veniamo alla ricetta, tanto semplice quanto buona, ora che ho imparato ad apprezzare le verdure. In dialetto si chiama “pasta cca scramazzatura e ricotta” e gli ingredienti sono: 350 g di ditalini, 1 broccolo, 500 g di ricotta vaccina, sale, pepe, olio extravergine d’oliva.
Tagliate il broccolo a cimette e lessatelo. Scolatelo.
Fate soffriggere in olio extravergine d’oliva con uno spicchio d’aglio e del peperoncino. Se necessario aggiungete un po’ d’acqua di cottura della pasta fin quando diventerà come una crema.
Intanto ammorbidite la ricotta con qualche cucchiaio di acqua calda e rendetela cremosa.
Mettete la pasta al dente in padella, mescolate e aggiungete da ultimo la ricotta.
I sapori di una volta con i ricordi del cuore: buon appetito!