L’Italia nel Piatto, 2 Maggio: Il piatto degli sposi
Un tempo in Calabria il giorno del matrimonio si usava fare un rinfresco. Niente quindi pranzi o cene sontuose ma unicamente dolci fatti in casa accompagnati dai rosoli preparati anch’essi dalle sapienti mani delle mamme. “I durci de’ zziti” si cominciavano a preparare alcuni giorni prima del fatidico giorno, le mamme degli sposi insieme alle “commari” sfornavano dal forno a legna decine e decine di chili di golosità: biscotti cu i mmenduli, taralli cu l’annaspu, pastette, panettoni. Servivano non soltanto per il banchetto ma pure per riempire i guantieri da dare agli invitati che avevano fatto il regalo pur non partecipando al matrimonio. Nel territorio cosentino era usanza preparare i guanti (chiacchiere) e la pitta ‘mpigliata. A proposito della pitta vi riporto quanto scritto da un notaio in un contratto di matrimonio del 1728: “…a far la bocca dolce ai commensali penserà la famiglia dello sposo, che a fine pasto dovrà offrire la pitta ‘mpigliata, preparata anzitempo curando che la pitta sia di finezza giusta…”.
Oggi però vi voglio parlare dei suspiri, un ricordo della mia fanciullezza. Intorno agli anni ’60 a fine banchetto un amico degli sposi girava tra gli invitati con un vassoio di sospiri in bella mostra: con il loro candido vestito e quella ciliegina rossa erano una tentazione per tutti. Nessuno sapeva prepararli in casa, la ricetta era segretissima e a Soverato c’era solo la pasticceria “Foresta” che li preparava. Più di un invitato era tentato di fare il bis, la risposta era sempre una negativa. Si ritornava a casa con il fazzolettino pieno di dolcetti vari, dei Sospiri nemmeno l’ombra. Rimanevi con l’acquolina in bocca. Forse sarà per questo che li ricordo…sospirando, perchè poi in fin dei conti quella glassa proprio non mi piace.
I sospiri li troviamo, con le dovute varianti in tutto il meridione, questi calabresi originari di Bagnara Calabra sono inseriti nei PAT.
I Suspiri li troviamo anche a Gioiosa Ionica, qui prendono il nome di Paste Gioiosane ed hanno una forma ovale.
Circa la loro origine una leggenda racconta che nel lontano 1700 una giovane bagnarese, per rispondere al gesto di un innamorato che per dichiararle il suo amore commissionò ad un pasticcere un dolce a forma di cannolo farcito al cioccolato, chiese allo stesso pasticcere di realizzare un dolce che facesse sospirare persino una monaca.
L’origine è incerta, la loro bontà è sicura.
Ingredienti
- Per il pds
100 gr di farina 00
100 gr di zucchero semolato
3 uova
1/2 bustina di lievito per dolci
- Per la crema pasticcera
500 ml di latte intero
3 cucchiai di zucchero
3 cucchiai di farina 00
2 tuorli d’uovo
scorze di limone
- Per la glassa
200 gr di zucchero a velo
acqua q.b.
gocce di limone
- per la bagna
limoncello
Preparazione
Preparate il pds: in una ciotola versate le uova intere e lo zucchero e lavorate con uno sbattitore elettrico per 15 minuti. Aggiungete la farina setacciata con il lievito e amalgamatela delicatamente al composto di uova. Distribuite il composto nei pirottini di carta, io li ho inserito in uno stampo da muffins. Infornate nel forno già caldo a 180° per 10/15 minuti. I piccoli pds debbono risultare dorati.
Preparate la crema pasticcera e quando sarà pronta trasferitela in una ciotola e copritela con la pellicola a contatto.
Una volta freddi e sformati tagliate i pds a metà, bagnateli con il limoncello diluito con un poco d’acqua, farciteli con la crema e ricomponeteli.
Preparate la glassa mescolando lo zucchero con un pò d’acqua e qualche goccio di limone, fino ad ottenere un composto denso ma fluido.
Rimettete i suspiri nei pirottini di carta, ricopriteli con la glassa e decorateli con la ciliegina candita.
Valle d’Aosta: Polenta ai formaggi con crema di fave
Piemonte: Giuraje: I Confetti del Matrimonio Canavese per l’Italia nel Piatto
Liguria: corzetti stampati con sugo di carne
Lombardia: Tentasiù de la spusa (Torta di rose)
Trentino – Alto Adige: Brezdel
Veneto: Carfogn, il dolce degli sposi bellunese
Emilia Romagna: Zuccherini montanari
Toscana: Ginestrata
Marche: Ciaramilla marchigiana
Umbria: Zuccarini degli sposi
Lazio: Le ciambelle degli sposi
Abruzzo: Zuppa reale
Molise: Taralli di Venafro o v’scuott
Campania: Le pastarelle degli sposi
Puglia: La Faldacchea di Turi
Basilicata: Tumact Me Tulez – tagliatelle con
Sicilia: “Maccarruna di zitu a stufatu” – Maccheroni dei fidanzati
Sardegna: Bianchittos
Italia nel piatto