L’Italia nel Piatto, 2 Dicembre 2020: Mare o monti per la cena delle feste
Il Natale in Calabria è da sempre una buona occasione per stare insieme alla propria famiglia e non solo di primo grado come propone il governo in questo periodo. La nostra tavola è elastica perchè anche all’ultimo minuto potrebbe aggiungersi qualcuno, di secondo o terzo grado o semplicemente un amico. E anche se dobbiamo stare “cu i mani ‘ntra sacchetta”, (con le mani in tasca), siamo ugualmente e maggiormente contenti: il Natale è condivisione e convivialità.
La tavola si riempie di saporiti piatti della tradizione che si tramandano di generazione in generazione. E mentre nelle vigilie è quasi obbligatorio mangiare pesce – baccalà, stocco e pesce azzurro – per il giorno della festa è tradizione preparare piatti a base di carne. Ricordiamo comunque che il nostro Natale è una festa pantagruelica, si conosce l’inizio del pranzo ma non la fine.
Per questo appuntamento vi faccio conoscere un altro piatto della tradizione contadina calabrese, una zuppa a base di verza, carne di maiale, pollo, pane e caciocavallo. Un piatto “povero” che nel cosentino veniva preparato nel giorno di Santo Stefano per depurarsi dalle abbuffate del pranzo natalizio. Perchè povero? Semplicemente perchè tutti gli ingredienti occorrenti per la preparazione le nostre nonne le recuperavano facilmente nell’orto e nella dispensa, senza gravare sul bilancio familiare. Infatti il maiale e il pollo venivano allevati nell’adiacenze delle case, il pane si faceva in casa, la verza era coltivata nei campi; il caciocavallo era l’unico ingrediente che veniva comprato, ma sappiamo benissimo che un tempo esisteva il baratto: semplicemente le famiglie si scambiavano ciò che producevano.
Le origini del nome sono incerte, però se pensiamo alle varie dominazioni che hanno assoggettato tutto il sud e la Calabria in particolare possiamo denominare questo piatto zuppa della salute dal francese Santè.
Adesso però vediamo come preparare questo comfort food tipicamente invernale, tenendo presente che un tempo non quantificavano gli ingredienti, tutto si faceva “ad occhio ” e in base al numero dei commensali. Quindi regolatevi di conseguenza.
Ingredienti
Per il brodo
Misto di pollo, possibilmente ruspante ( io cosce e sovracosce )
Sedano, carota, cipolla, patata, pomodoro, sale q.b.
Per le polpettine
Macinato di maiale, uova, pane raffermo aromatizzato con aglio e prezzemolo, pecorino, sale q.b., olio per friggere
Per completare
1 cavolo verza.
Fette di pane casareccio tostate
Caciocavallo
Olio evo piccante ( facoltativo )
Pepe nero
Preparazione
Per prima cosa preparate il brodo ( anche il giorno prima ). Pulite e lavate i pezzi di pollo e metteteli in una pentola capiente insieme alle verdure. Coprite con l’acqua, salate e cuocete per circa un’ora. Successivamente sfilacciate la carne eliminando pelle ed ossa, il brodo va filtrato e tenuto al caldo.
Preparate le polpettine con la carne di maiale grandi come nocciole e friggetele in abbondante olio fintanto non diventano dorate. Fatele asciugare su carta assorbente da cucina.
Lavate il cavolo verza, togliete le foglie esterne e poi tagliatelo a listarelle e lessatelo in abbondante acqua salata. Scolate.
Tagliate il pane a cubetti.
Grattugiate grossolanamente il caciocavallo. Adesso andiamo ad assemblare il tutto.
In una pentola capiente (io di coccio) mettete il pane, le polpette, il pollo sfilacciato e il caciocavallo. Bagnate con qualche mestolo di brodo e ricoprite tutto con la verza. Versate un’altra manciata di formaggio, altre polpettine e ricoprite con il brodo caldo. Aspettate che il formaggio si sciolga prima di servire questa appetitosissima zuppa. Se gradite potete irrorarla con un filo di olio piccante, il buonissimo olio santo calabrese, oppure date una spolverata di pepe nero.
E adesso andiamo a curiosare nelle altre cucine d’Italia
https://profumiecolori.blogspot.com/2020/12/canederlini-o-canederlotti.html