L’Italia nel Piatto, 2 Settembre: “Sua maestà il Pomodoro”
L’argomento di questo appuntamento non poteva essere che il pomodoro, l’ ortaggio simbolo della stagione estiva.
A pensarci bene è l’alimento che molto più di altri viene consumato quotidianamente e in gran quantità sia cotto che crudo, senza dimenticare che grazie alle sue proprietà benefiche è l’ingrediente principe della Dieta Mediterranea.
In Calabria, come del resto in tutto il Meridione, già dal mese di agosto iniziamo le “provviste” con il pomodori: se ne utilizzano quintali per fare la salsa e i pelati; tanti altri per preparare i pomodori secchi. Ma a Settembre in tanti borghi è facile vedere appese ai muri delle case o sui balconi le fannacche, delle collane di pomodorini cuciti tra di loro. Oltre che fannacche vengono pure chiamati pomodorini di filera oppure ‘e bernu perchè si fanno seccare durante l’estate per essere consumati durante l’inverno.
E sono proprio i pomodorini ‘e mbernu gli ingredienti indispensabili per preparare la zippuleria.
Nonostante il nome un pò particolare si tratta di un piatto semplice della tradizione contadina che le nostre antenate preparavano in occasione della cottura del pane, una vera festa a cui era invitato tutto il vicinato. Un rito ormai quasi del tutto dimenticato che vedeva il pane appena sfornato tagliato prima a metà e riempito con pomodorini, sarde salate, origano e olio d’oliva e poi ridotto a pezzi per permettere a tutti di saggiarne il sapore.
Certamente anche oggi è possibile fare questa esperienza, però la pitta appena uscita dal cocipani ha tutt’altro sapore rispetto a quella uscita dal forno elettrico: manca il profumo dei rami d’ulivo utilizzati, manca il calore delle persone amiche, mancano quei sentimenti di condivisione e convivialità tipici della tradizione contadina.
Rifare questo piatto che ricorda mamme, nonne e zie davanti ai fornelli per me ha un sapore di casa e un profumo di ricordi che cerco di rendere reali.
Ingredienti
1 pitta
pomodorini possibilmente ‘e mbernu
sarde salate
origano calabrese
sale
olio evo
Preparazione
Tagliate i pomodorini a metà dopo averli lavati bene. Metteteli in una ciotola e conditeli con olio evo, sale e origano. Fateli riposare per una mezz’ora circa in modo che rilascino il sughetto.
Lavate le sarde ben bene per togliere il sale. Togliete la lisca centrale e mettete i filetti in un contenitore coperti d’olio.
Tagliate in orizzontale una pitta di pane calabrese appena sfornata, in mancanza potete utilizzare un pane casareccio non molto alto e riscaldarlo nel forno.
Posizionate su una metà i pomodorini, aggiungete e sarde e l’origano. Condite infine con abbondante olio evo. Ricomponete la pitta schiacciandola leggermente e fatela riposare avvolta in uno strofinaccio pulito.
Infine tagliatela a spicchi e gustatela in tutto il suo sapore.
E adesso un giro nelle altre cucine d’Italia
Valle d’Aosta: Pomodori ripieni di salada de toussen
Piemonte :Bagnèt Rosso, salsa al pomodoro per il bollito
Liguria: Tris di pomodoro
Lombardia: Sugo alla Varese
Trentino-Alto Adige: Fagioli en bronzon
Friuli Venezia Giulia: Uova in funghetto
Veneto: Scampi alla busera
Emilia Romagna: Pomodori gratinati alla romagnola
Toscana: Salsa di pomodoro toscana (pomarola)
Marche: Pomodori gratinati alla marchigiana
Umbria: Schiacciata al pomodoro
Abruzzo: La ciabbotta abruzzese
Molise: Le sagne de la Madonna
Lazio: Sugo all’amatriciana
Campania: Antipasto di pomodori
Puglia: Pomodori scattarisciati
Basilicata: Uovo fritto con bucce di pomodoro
Sicilia: Salsa di pomodoro fatto in casa alla siciliana
Sardegna: Focaccia di Teulada
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