Vellutata mista … extra light!


Tempi felici sono quelli in cui è lecito

pensare ciò che si vuole

ed esprimere ciò che si pensa.

(Publio Cornelio Tacito)

Tantissimi diritti che esercitiamo nel nostro quotidiano li diamo troppo spesso per scontati, ad esempio poter accedere ad internet e fruire senza limitazioni dei suoi contenuti, non è un diritto che hanno tutti i popoli. Purtroppo nel mondo molti sono impossibilitati a fruire liberamente della rete, per ragioni politiche, geografiche, economiche o sociali, e questo è sicuramente un elemento di marginalizzazione per molte persone. La rete, così come siamo abituati a conoscerla, si basa su un principio democratico di uguaglianza e di libera espressione, eppure ci sono molti paesi “digitalmente repressivi”. Alcuni bloccano i siti di informazione politica o particolari social media, altri invece bloccano qualunque sito il governo riesca a definire “immorale”, poi ci sono addirittura paesi in cui si può essere condannati per aver condiviso o messo un like ad articoli critici verso il potere costituito.  Quindi, mentre in nazioni come l’Italia ognuno di noi è libero di aprire un forum o un blog o utilizzare un qualunque social per esprimere le proprie opinioni, anche riguardo la politica ed il governo, in altri paesi ciò è stato impedito. Ad esempio viene bloccato Twitter, proprio perché utilizzato principalmente per discussioni politiche. Oppure vengono bloccati social tipo Facebook, ma anche chat come WhatsApp e Skype, per impedire alle persone di diffondere messaggi o organizzare incontri o manifestazioni a sfondo politico. L’impossibilità a connettersi produce mancanza di informazioni e ovviamente questo agevola solo chi detiene il potere.  Il web ha giocato e gioca un ruolo cruciale nella società attuale, contribuisce ad attivare e modellare nuove forme di socialità, basate sulla molteplicità e sulla pluralità delle informazioni. Internet non è solo tecnologia, è l’epoca stessa in cui viviamo. Nessuno dovrebbe restare indietro e a nessuno dovrebbe essere limitato l’accesso alla rete,  questo mondo virtuale dovrebbe essere basato su regole di libertà e di uguaglianza per tutti, senza distinzioni politiche o religiose. La fonte della ricchezza di ogni paese dovrebbero essere le idee e la conoscenza, e nessuno dovrebbe controllare le idee ed i loro processi di elaborazione.

Ingredienti  

per 2 persone 

500 gr di verdura mista

200 gr di patate

scalogno

300 ml di brodo vegetale

Parmigiano reggiano grattugiato q.b.

2 o 3 fette di pane  

Procedimento

Pulite e lavate tutte le verdure che preferite. Io ho usato finocchi, zucchine, carote, zucca, bieta e patate. Ma potrete aggiungere anche porro, sedano, verza, broccoli ecc. questa vellutata è anche un ottimo svuota frigo! Sbucciate le patate e la zucca e riducetele in pezzi di media grandezza. Mondate i finocchi eliminando le foglie esterne più dure, poi lavateli bene e tagliateli a fettine. Lavate e pelate le carote e tagliatele a tocchetti. Infine, lavate la bieta e le zucchine e riducete anche queste ultime a fette spesse. Tritate lo scalogno e fatelo appassire in una casseruola con un filo d’olio. Quando sarà diventato trasparente unite le verdure e fatele insaporire per qualche minuto. Coprite con brodo vegetale, aggiustate di sale e fate cuocere fino a quando le verdure saranno diventate sufficientemente tenere da essere frullate. Utilizzando un frullatore a immersione riducete il tutto a una crema omogenea, aggiungete abbondante parmigiano grattugiato, mescolate e servite. Se volete potrete accompagnare la vellutata con dei crostini ottenuti tagliando del pane, tipo pagnotta o filone, prima a fette e poi a cubetti che lascerete tostare alcuni minuti in una larga padella antiaderente, precedentemente scaldata, mescolandoli di tanto in tanto. Gustate caldo. Buon appetito!



Buona vita 

e alla prossima ricetta!






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