Dopo il vino, l’Olio Extra Vergine di Oliva in Toscana è l’altro alimento importante. Dopo la vittoria dello scorso anno di Salvatore Bianco, chef del Ristorante Il Comandante di Napoli) torna il Premio Laudemio, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare l’olio extravergine di oliva Laudemio nella cucina di importanti chef.
Chi è Laudemio? Nel Medioevo il laudemio era il fiore del raccolto, la parte destinata alla tavola del signore. Laudemio nasce a metà degli anni Ottanta, quando una compagine di agricoltori lungimiranti, custodi di alcuni fra i più nobili cru olivicoli della regione, si strinse in un pionieristico patto per l’eccellenza produttiva, in grande anticipo sulla legislazione nazionale ed europea. Un patto, oggi come allora, improntato a regole ferree e a un rigido controllo di qualità.
La tappa fiorentina, si è svolta nel Ristorante La Bottega del Buon Caffè, a Firenze, dove lo chef Antonello Sardi ha interpretato il Laudemio di Frescobaldi, Marchesi Antinori e Fattoria Petrolo, in un menu intrigante, dove l’olio è stato il grande protagonista dei piatti.
Antonello Sardi, fiorentino, ha iniziato il suo percorso in cucina prima cucinando per gli amici, poi facendosi le ossa in varie trattorie di Firenze, fino ad arrivare alla corte di Enrico Bartolini a Milano; con lui ha fatto un paio di anni in Val D’Orcia, fino a tornare di nuovo a Firenze, questa volta alla guida della Bottega del Buon Caffè, in Lungarno Benvenuto Cellini 69r, ristorante che vanta una stella Michelin.
Scopriamo cosa è uscito dal cilindro di Sardi, per il Premio Laudemio: per l’antipasto, il Laudemio dei Marchesi Antinori si è trasformato in polvere per il crudo di gamberi rossi e erbe aromatiche, ed è stato anche il “ripieno” della pasta, le barchette alle cime di rapa.
Per il secondo piatto è entrato in scena il Laudemio Frescobaldi, che ha avvolto la sogliola del Mediterraneo in due consistenze. La Fattoria di Petrolo e il suo Laudemio, sono stati rivisitati per un insolita crème brûlée. Ad accompagnare la cena, e i voti dei giurati i vini di Frescobaldi.
Anche questa edizione del concorso è presieduta da Fausto Arrighi, ex Direttore della Guida Michelin, e prevede otto “tappe” in altrettanti e prestigiosi ristoranti italiani.
Partito da Milano a Febbraio con il Ristorante Sadler guidato dallo chef Claudio Sadler; a Marzo ha fatto prima tappa in Toscana, terra natale del Laudemio, nel Ristorante La Bottega del Buon Caffè, a Firenze, dallo chef Antonello Sardi; poi a Roma dallo chef Adriano Baldassarre, del Ristorante Tordomatto.
L’11 aprile si torna a Milano con lo chef Luigi Taglienti, del Ristorante Lume. Per la quinta tappa il 9 maggio si andrà in provincia di Verona al Ristorante Degusto di San Bonifacio, guidato dallo chef Matteo Grandi, mentre per la sesta tappa il Laudemio approderà a Torino il 23 maggio al Ristorante Carignano dello chef Fabrizio Tesse.
La penultima tappa si svolgerà il 15 giugno nella Serenissima al Ristorante Glam dello chef Enrico Bartolini che a Donato Ascani ha affidato il ruolo di Chef Resident.
Il tour del Laudemio si concluderà il 20 giugno a Roma al Ristorante Mater Terrae guidato dallo chef Ettore Moliteo con la supervisione dello chef Pietro Leemann.
Al termine delle otto tappe verranno individuati tre chef finalisti con i tre piatti (antipasto, primo piatto e secondo piatto) che avranno totalizzato il miglior punteggio. I tre finalisti verranno chiamati a preparare le rispettive creazioni in occasione di una cena di gala che vedrà la giuria eleggere il vincitore assoluto della seconda edizione del contest.
Un premio speciale verrà assegnato allo chef che (fra gli otto in gara) avrà proposto il miglior dessert, sempre, ovviamente, a base di Laudemio.
Chi sarà il vincitore del Premio Laudemio 2018? Si accettano scommesse.
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