Oggi è San Lorenzo, ma per le vedere le stelle cadenti meglio aspettare il 12 agosto

Sebbene oggi sia il 10 agosto, la tradizionale notte di San Lorenzo, per osservare le stelle cadenti è meglio aspettare. La guida di Focus.

Tradizionalmente il 10 agosto è la notte di San Lorenzo. Per il folclore popolare, la notte delle stelle cadenti o delle lacrime di San Lorenzo; da un punto di vista scientifico, la notte per osservare lo sciame meteorico delle Perseidi.

Tuttavia il momento migliore per osservare le stelle cadenti è nella notte tra il 12 e il 13 agosto, quando si registra il momento di massima attività delle Perseidi. Il che non vuol dire che stanotte non ci siano stelle cadenti: quest’anno le Perseidi sono visibili già a partire da metà luglio e lo saranno ancora fino agli ultimi giorni di agosto. Ma il vero picco è previsto proprio nella notte tra il 12 e il 13, quando si stima un ritmo di 150 stelle cadenti all’ora.

CHE COSA SONO LE STELLE CADENTI? Sebbene si parli di “stelle cadenti”, le Perseidi sono in realtà tutt’altro: detriti (polveri e ghiaccio piccoli come granelli di sabbia, ma anche grandi un metro) abbandonati dalla cometa Swift-Tuttle nel suo passaggio intorno al Sole e che la Terra, nel suo annuale giro intorno al Sole, attraversa intorno a luglio agosto di ogni anno.

La cometa Swift-Tuttle è transitata vicino al nostro pianeta nel 1992 e non ripasserà fino al 2126, quando – se le previsioni sono corrette e verranno confermate – dovrebbe essere visibile a occhio nudo quanto la cometa Hale-Bopp nel 1997.

 

23 scatti diversi di varie meteore durante il picco delle Perseidi del 2012.

“CADONO” A 59 KM AL SECONDO. Un meteoroide (come viene chiamato un detrito roccioso nello spazio) tipico delle Perseidi  viaggia a circa 214.365 km/h (59 km al secondo) quando colpisce l’atmosfera terrestre. L’evaporazione provocata dall’attrito produce scie luminose (chiamate meteore) lunghe fino a 20 km e perfettamente visibili per alcuni secondi anche a occhio nudo.

La maggior parte delle Perseidi sono minuscole, delle dimensioni di un granello di sabbia, ed è molto raro che qualche oggetto più grande sopravviva all’ingresso nell’atmosfera e arrivi fino a toccare terra (nel qual caso viene definito meteorite).

La maggior parte dei frammenti sono visibili quando sono a circa 97 chilometri dal suolo.

PERCHÉ SI CHIAMANO PERSEIDI? Questo sciame meteorico, uno dei più spettacolari e rilevanti tra tutti quelli incontrati dal nostro pianeta nella sua orbita intorno al Sole, deve il suo nome al fatto che tutte le scie sembrano provenire dalla stessa direzione, all’interno della costellazione di Perseo (tutti gli sciami meteorici prendono il nome dalla costellazione da cui le meteore sembrano arrivare). Nel caso delle Perseidi tendono ad arrivare da Est.

Ma quali sono i consigli per godersi al meglio lo spettacolo?

1. FUGGIRE LA…Continua a leggere >>

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