MELANZANE AL FORNO PER #SEGUILESTAGIONILUGLIO {& LA DEMOCRAZIA DEL TEMPO}

Siamo già arrivati al terzo appuntamento dell’iniziativa #seguilestagioni; per il mese di Luglio ho scelto le Melanzane come mio ingrediente del cuore, la verdura preferita da mio marito che attende con impazienza l’estate per farne delle scorpacciate…il tempo scorre veloce e le Estati si susseguono…mia madre aveva ragione quando da adolescente, nel lamentarmi della mia età e nel dire che non vedevo l’ora di diventar “grande” mi rispondeva puntualmente: 

Aspetta a compiere 18 anni…e poi 21…da quel momento in poi gli anni voleranno via veloci e in men che non si dica arriverai ai 40 in un soffio.

La democrazia del Tempo.
A differenza di tante altre cose, il tempo è quanto di più democratico ci sia. 
Anno dopo anno ci si evolve, si matura…si impara ad esser razionali e a capire ciò che è meglio per noi. Tutto questo mentre il tempo insindacabilmente scorre. Possiamo ribellarci a tutto, ma non allo scorrer del tempo.
Se mi guardo alle spalle vedo le fondamenta che ho gettato negli ultimi 10 anni; se guardo avanti vedo invece una strada ancora tortuosa da percorrere, progetti da realizzare e la volontà di migliorarsi e non arrendersi, mai. Sicuramente affronto il futuro con la consapevolezza degli errori commessi in passato…e sì, sarà pure un luogo comune (seppur non scontato), ma è vero - sbagliando s’impara - ed Io di sbagli ne ho commessi tanti. Mi sono serviti però a crescere. Mi sono serviti ad abbozzare il carattere della Donna che vorrei essere da grande. Mi sono serviti a capire che con l’impetuosità non si ottiene mai nulla di buono, che la gentilezza paga sempre. Ho compreso che imporre il proprio pensiero è un’arma a doppio taglio e che la libertà di espressione è quanto di più bello ci sia. Ho imparato a leggermi dentro e a capire meglio gli altri, ho imparato soprattutto a tagliare i rami morti. Oggi so tenere alla larga i furboni/e e riesco a circondarmi di persone che realmente mi regalano positività. Ho fatto scelte importanti, tagliando totalmente o quasi legami importanti che però mi provocavano dolore. Scelte delle quali probabilmente un giorno mi pentirò, e faranno parte dell’ennesimo errore che mi aiuterà più avanti negli anni ad evolvermi ulteriormente…scelte che però al momento mi danno serenità. Ho imparato a fare ammenda e ad ammettere i miei errori, ho capito che chi non lo fa, chi non chiede mai scusa, chi non sa tornare sui suoi passi, chi è altezzoso a prescindere e cerca sempre il pelo nell’uovo per accendere la scintilla, non è altro che una persona fintamente forte che nasconde insicurezze represse, un vanesio senza arte né parte. 
La somma di tutte le azioni commesse fanno la persona che sono oggi…una mamma forse molto poco “nordica” nei modi di fare, una di quella con la mentalità mitteleuropea mancata. Oggi sono una giovane donna che ha imparato a sue spese che la professione comune e l’amicizia non vanno mescolati – mio Nonno aveva ragione, mi diceva sempre: “nessuno Ti dirà mai lavati la faccia così sarai più bello di me” – da quando ho cognizione di ricordo lavorativo, non rammento di esser riuscita mai ad avere un legame sereno e duraturo negli anni con una collega che lavorasse prettamente alla mia stessa cosa/mansione/progetto (in tal senso sono una bonacciona, mi do tanto, e puntualmente finisce che vengo usata, o meglio, venivo usata…ci ho messo un po’ ad arrivarci, ma l’evoluzione, la maturazione e la democrazia del tempo mi sono venuti in aiuto anche in questo); a tutte noi ragazze inguaribili romantiche piacerebbe che la collega fosse anche amica fidata, ma ahimè di questi casi ne esistono veramente pochi, forse più unici che rari quelli in cui il conflitto d’interesse non scatta mai e quando certe vicende ti portano a fare i conti con la realtà capisci che forse il romanticismo in alcuni ambiti va accantonato.   
Il tempo mi ha insegnato che quando si avverte la necessità di “far famiglia”, anche se idilliacamente non sai a chi rivolgerti, puoi anche ricercarla in chi ti è affine, anche se non ha lo stesso sangue che gli scorre nelle vene – è inutile crucciarsi se non ci sono affinità elettive con i consanguinei. Ho compreso che la famiglia puoi trovarla anche in amici veri e fidati, in un compagno di vita che ti supporta e sopporta all’occasione, e che alla fine la Tua vera famiglia sta nel coronamento d’Amore più splendido (ed impegnativo) che la vita possa donarti – i Figli. 
Non è mai facile raccontare il proprio passato, tutti, ma proprio tutti, hanno (almeno) un dolore profondo da esorcizzare e metabolizzare. E tutti, ma proprio tutti, hanno tratto insegnamento da quanto vissuto.
Uno dei buoni propositi per il nuovo anno era quello di esprimermi per dissacrare il condannabile, essendo me stessa aldilà del (pre)giudizio altrui. Ho deciso che chi non mi comprende e spara a raffica senza sapere, e soprattutto senza cercare di capire – rappresenta semplicemente un nuovo ramo da tagliare. Ho scelto così di utilizzare il blog come un diario terapeutico – nei limiti del possibile condivisibile con i miei lettori…non a caso le blogger (food e non) che più amo leggere sanno raccontarsi aldilà della ricetta fine a se stessa ed ogni loro post, più che una raccolta di foto da copertina e quattro righe in croce per introdurre la ricetta – è un modus operandi che stimola  l’intelletto e fa bene all’anima.  

MELANZANE AL FORNO
INGREDIENTI per 4 persone:
2 grosse melanzane
Ricotta salata da grattugiare al momento dell’utilizzo
Menta fresca q.b.
Perle di Aceto balsamico q.b.
Olio evo, sale e pepe bianco q.b.
TEMPI DI PREPARAZIONE, DIFFICOLTÀ’/COSTO
Tempo di lavorazione 15’
Tempo di cottura 1h
Difficoltà bassa
Costo a porzione euro 0,50
PREPARAZIONE:
Preriscaldate il forno a 200°C con modalità ventilata e foderate di carta forno una leccarda.
Tagliate le melanzane in 2 nel senso della lunghezza e con un coltello a lama affilata liscia incidete la polpa (senza intaccare la buccia) creando un reticolato che condirete con sale, pepe bianco e spennellerete con olio evo.
Cuocete per 30’ scoperto + 30’ coperto da carta forno.
Servite spolverando con abbondante ricotta salata grattugiata ed impreziosite con perle di aceto balsamico e menta fresca. Se necessario irrorate con un filo d’olio evo prima di servire.
*Consiglio: Servite in tavola le melanzane nella loro buccia, come fosse un contenitore da portata, ma prevedendo nella mise-en-place dei cucchiai affinché i commensali possano prelevare da soli la polpa di melanzana dalla buccia. Il cuore delle melanzana risulterà cedevole e si staccherà senza problemi dalla buccia.

Questa è la “lista della spesa” di  Luglio e queste sotto le blogger che insieme a me hanno sposato la causa:

Ultimissime dal forno – Anna
La mia casa nel vento – Mariuccia
Pensieri e pasticci – Simona
S&V a colazione – Veronica
Sento i pollici che prudono – Adrialisa
GiardiNote – Chiara
Due bionde in cucina – Sabina
Lullaby Foodprops – Soribel
Vita da fata ignorante – Silvia
La gallina Rosita – Lucia
Alisa Design, Sew and shabby chic – Annalisa
Lismary’s cottage – Lisa
Coccola Time – Enrica
Coscina di pollo – Susy

Potete trovare #seguilestagioni anche su fb con una pagina dedicata, o su Instagram cercando l’ashtag #seguilestagioni.







Al prossimo racconto commestibile,
A.

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