In questi giorni si diffonde la protesta contro l’alternanza scuola lavoro. Ad oggi in oltre quaranta città Italiane si sono svolti e si stanno svolgendo presidi, cortei ed occupazioni. A Napoli tre giovani manifestanti si sono versati addosso della vernice rossa davanti alla sede del Pd Campania. Sempre a Napoli altri attivisti hanno esposto uno striscione con la scritta in napoletano «C’at accis» ( trad. “ci avete uccisi”). E le proteste continuano a Milano, a Bari, a Palermo ed in tutta Italia.
Perchè la protesta?
Tutto nasce da un malessere nei confronti dell’alternanza scuola lavoro già esistente ma le recenti morti di due giovani sono state le gocce che hanno fatto traboccare il vaso.
Lorenzo Parelli, 18 anni,frequentava il quarto anno nel settore della meccanica industriale al Centro di formazione professionale dell’Istituto salesiano Bearzi di Udine ed il 21 gennaio muore schiacchiato da una trave d’acciaio.
Giuseppe Lenoci, 16 anni, muore a seguito di un incidente stradale su un camioncino che si è schiantato mentre si spostava per uno stage lavorativo in una ditta di termoidraulica. Il conducente ha sbandato ed è finito contro un albero.
Due anime innocenti, entrambe seguivano uno stage in un’azienda per garantirsi un futuro, non certo per morire. Due tragedie diverse tra loro ma che hanno in comune l’Alternanza Scuola Lavoro.
Non era Alternanza Scuola Lavoro
Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi più volte ha specificato che il giovane Lenoci non era in alternanza ma stava seguendo un percorso di formazione professionale triennale riconosciuto dalle Regioni.
Personalmente da docente mi sento molto umiliato per questa risposta che, ripeto per me insegnante, non ha nessun valore ma provoca ancora più rabbia ed indignazione. Per chi non lo sapesse i percorsi di formazioni professionale sono certamente diversi dal frequentare una scuola pubblica ma sono pur sempre autorizzati dal Ministero dell’Istruzione che dovrebbe controllare questi e tutti i progetti che autorizza ma in realtà delega ad altri enti.
Cos’è in realtà l’Alternanza Scuola Lavoro
La sigla ASL (Alternanza Scuola Lavoro) è stata sostituita da quella PCTO e sta ad indicare Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento. E’ una metodologia didattica che coinvolge gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. La scuola stipula una convenzione con un ente esterno, permette ai propri studenti di fare esperienze esterne ed organizza eventi interni. La Legge 107 del 13 Luglio 2015 stabilisce l’obbligatorietà di questa metodologia (art.33 e 43). Vuoi conoscerne di più? Leggi il mio articolo
Cosa chiedono gli studenti?
Molti chiedono le dimissioni del Ministro dell’Istruzione Bianchi ed altri studenti invece vogliono solo essere ascoltati. Sotto accusa anche il Ministro dell’Interno Lamorgese per le cariche fatte dalle forze dell’ordine nelle manifestazioni a fine gennaio 2022. Sembra ci sia un forte malessere in tutte le scuole d’Italia perchè, a detta degli studenti, il Ministro dell’Istruzione non li ascolta e non sembra vedere le tantissime problematiche presenti nel sistema scolastico attuale. Lunedì 21 febbraio gli studenti e le studentesse saranno in audizione in Commissione Cultura alla Camera.
L’articolo L’alternanza scuola lavoro: proteste in tutta Italia proviene da Ristorazione con Ruggi.