Il ripieno emiliano detto " Al pin"

Piatti unici estivi…Che passione!!!
Oggi la rubrica L’Italia nel piatto vuole festeggiare l’estate illustrandovi tanti piatti unici freschi o freddi così che potrete avere sempre  a portata di mano ricette ideali per le vostre cene sul balcone.
Le proposte sono tante, e svariate, si va da piatti veri e propri della tradizione ad insalate o paste fredde arricchite da prodotti dop o igp del territorio. E’ importante conoscere e valorizzare le produzioni tipiche di nostre zone, che presentano caratteristiche peculiari che le contrattistinguono rispetto al prodotto altamente commerciale.
L’Emilia Romagna per l’occasione si è concentrata su una vecchia ricetta emiliana “Al pin”, il ripieno, una specie di polpettone saporito, chiamato così perchè veniva utilizzato per farcire i volatili, di solito la gallina o il cappone prima di lessarlo, ma non solo si poteva anche immergere, così, tal quale, verso la fine della cottura del brodo di solito un’oretta prima di spegnere il fuoco.
Vi racconto la mia ricetta, quella della mia nonna, che lo avvelgega in una pezza bianca e lo aggiungeva al brodo, ecco io ho fatto lo stesso ma aiutandomi con la stagnola, ma leggiamo la ricetta!

Ingredienti

2 uova
135 g di parmigiano reggiano grattugiato
80 g di pane grattugiato
un cucchiaio di prezzemolo tritato
1 spicchio di aglio
sale e pepe
noce moscata
1 piccola salsiccia (a piacere)
1 cucchiaio di farina
olio evo

Tritare finemente il prezzemolo con aglio
Miscelare il parmigiano e pane, unire il trito aromatico e la salsiccia spellata.
Bagnare con le uova. Aggiustare di sale, pepe e noce moscata.

Formare un polpettone di circa 8-9cm di diametro, infarinarlo e avvolgerlo nell’ alluminio leggermente unto d’olio.
Chiudere le estremità e cuocerlo nel brodo bollente, abbassare la fiamma e far cuocere per 1 ora circa.

Estrarre il ripieno, lasciare intiepidire aprendo la carta.
Affettare il pîn, le fette sono spesse circa 1 cm.

E’ possibile servirlo con verdure fresche in insalata o anche salse sfiziose, dalla verde al bagnetto rosso (io, ho portato in tavola la salsa nove verdure,  la salsa di pomodori verdi e la salsina rossa

Le proporzioni tra formaggio e pangrattato possono variare a piacere, vi assicuro che è piuttosto saporita con queste dosi.
Naturalmente essendo una ricetta povera e dei tempi antichi prima il pane grattugiato era molto maggiore del formaggio.

Ecco cosa propongono le altre regioni d’Italia

Valle d’Aosta: Insalata di patate e fagiolini con mele e mandorle

Piemonte: Uova, Pollo e Zucchine in Carpione

Lombardia: Insalata del Campanone con Salame Brianza Dop 

Trentino-Alto-Adige: Variazioni di Carne Salada

Veneto: Insalata di polpo alla veneziana

Friuli Venezia Giulia: Insalata di radicchio, uova e patate

Emilia-Romagna: Il ripieno emiliano 

Liguria: Cundiun ponentino con gamberi di Sanremo 

Toscana: Cuscussù con baccalà e ceci

Marche: Insalata di patate rosse di colfiorito con pomodori e cipolla 

Umbria: Galantina ai peperoni

Lazio: La tiella di Gaeta 

Abruzzo: Parmigiana di patate del Fucino IGP 

Molise: Capunata cambuasciana

Campania: Pasta fredda ai sapori campani

Puglia: Grano alla marinara all’uso di Barletta 

Basilicata: Insalata di lampascioni 

Calabria: Frese con Insalata di pomodori 

Sicilia: Cous cous con Cozze e Gamberi 

Sardegna: Sa Merca

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