Mio marito mi ha detto che il pesce di San Pietro si chiama così perché San Pietro, che era un pescatore, un giorno ha pescato un pesce, poi però si è impietosito e l’ha liberato. Il pesce liberato, da quel giorno, si chiama pesce di San Pietro.
Ma che brutta storia!
Ma che senso ha che uno che di mestiere fa il pescatore, e quindi se non pesca non guadagna, liberi un pesce perché si impietosisce?
Ho chiesto al marito se per caso il pesce di San Pietro è irresistibilmente bello.
Il marito ha risposto che il pesce di San Pietro è uno dei pesci più brutti che esistano.
Allora forse è per questo che Pietro si è impietosito, perché il pesce era troppo brutto. Neanche così funziona.
Forse Pietro si è schifato. Ha pescato il pesce, l’ha guardato e ha pensato: “Io sono amico di Gesù, mica posso farmi vedere in giro con un pesce così brutto. Meglio liberarsene in fretta prima che mi associno per qualche modo a questo pesce brutto come la fame. Meglio la fame, piuttosto che un pesce brutto. Che poi la gente inizia a confondere il pescatore con il pesce e va a finire che passo alla storia come Pietro il pescatore brutto“.
Così è più divertente. E’ meglio che le storie facciano leva sui nostri sentimenti più biechi, piuttosto che su quelli nobili. I sentimenti nobili, gettati nelle storie a casaccio, non sono interessanti. Non per me.
COSA&QUANTO
- un pesce di San Pietro (650 g. circa)
- olive taggiasche
- pomodorini
- capperi
- prezzemolo
- mezza cipolla
- olio
- sale
- pepe
- mezzo bicchiere d’acqua
COME
Il pesce di San Pietro è bello costoso. Noi l’abbiamo trovato con lo sconto del 50%!
Prepara un soffritto di scalogno.
Deposita il pesce il padella e fallo rosolare da una parte e dall’altra.
Quindi taglia un paio di pomodorini medi (oppure cinque o sei ciliegini) e mettili in padella.
Getta in padella anche i capperi e le olive a tuo piacimento.
Prezzemolo.
Sale e pepe.
Mezzo bicchiere d’acqua.
Gira il pesce da una parte e dall’altra in modo che il condimento faccia il suo dovere un po’ ovunque.
Copri e cuoci per 15 minuti.
Sfiletta e servi.
La ricetta è molto semplice proprio perché, come mi insegni, quando le materie prime sono sopraffine è inutile coprirle con mille gusti e sapori.