Garmugia, zuppa di primavera

La Garmugia è una zuppa che appartiene alla tradizione toscana, per la precisione la fanno nel Lucchese, ma pare anche a Prato.
L’abbiamo ribattezzata “Minestra di primavera” perché contiene tutte le verdure che arrivano per prime verso fine marzo, a spezzare la monotonia di cavoli, broccoli e compagnia: carciofi, asparagi, fave, piselli, cipollotti freschi… Una delizia!

Noi abbiamo fatto sia la zuppa sia una rivisitazione, con della pasta. E il risultato è stato niente male! Inoltre, nella ricetta originale è prevista anche della carne, ma noi non l’abbiamo inserita, preferendo limitarci alla sola pancetta per l’apporto proteico.
Vi va di provare? Vi spieghiamo come fare…. E’ facilissimo e molto veloce!

Ingredienti per 4 persone

  • 100 g di pancetta a cubetti 
  • 200 g di fave sbucciate
  • 200 g di piselli sbucciati
  • 2 carciofi grossi o 4 piccoli
  • 200 g di asparagi
  • 4/5 cipollotti verdi
  • 1 limone
  • qualche rametto di timo o timo limone
  • sale, olio estravergine di oliva, pepe nero, 8 fette di pane casereccio 
  • per la minestra di pasta: 200 g di pasta corta tipo mezze maniche o ditalini 

Difficoltà: facile – Tempo: 45 minuti 

Pulite i carciofi, togliendo le foglie più dure e l’eventuale “lanugine” interna. Passateli in acqua acidulata con aceto o limone in modo che non diventino neri. Pulite e tritate anche i cipollotti. Separate i gambi degli asparagi dalle punte. Alcuni preferiscono togliere la buccia alle fave: noi l’abbiamo tenuta, voi fate come volete.

Mettete in una larga padella la pancetta e lasciatela rosolare a fuoco molto lento.

Quando la pancetta inizia a diventare trasparente, unite i cipollotti tritati. Fate rosolare dolcemente facendo attenzione che non si brucino. Eventualmente unite un paio di cucchiai di acqua. Quindi buttate in padella tutte le verdure, tranne le punte degli asparagi, che aggiungerete dopo. 

Coprite con acqua calda o brodo vegetale. Non aggiungete sale per il momento. 

Dopo dieci minuti unite le punte degli asparagi. Assaggiate e regolate di sale. Vi abbiamo fatto aggiungere il sale solo alla fine perché può darsi che la pancetta faccia diventare piuttosto salata la zuppa, dipende dal tipo. Quindi conviene assaggiare la zuppa verso la fine e regolare la sapidità.

Fate cuocere ancora 5 minuti, poi spegnete e la zuppa è pronta. Servite con fette di pane abbrustolito o anche al naturale. Condite con pepe nero, foglie di timo e un filo d’olio.

Se invece della zuppa volete fare la minestra di pasta, il procedimento è praticamente lo stesso. Ci sono soltanto due differenze. Rosolate la pancetta finché diventa croccante, poi toglietela dalla padella e mettetela da parte. Cuocete la pasta al dente e quando è cotta fatela saltare assieme alle verdure cotte per un paio di minuti, mantecando con olio. Aggiungete pepe, timo in foglie e un filo d’olio e impiattate, guarnendo con la pancetta croccante che avete tenuto da parte in precedenza. Et voilà: quale preferite? La pasta o la zuppa?

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