Ciambella alla zucca … sofficissima !

Gli uomini discutono. La natura agisce.
(Voltaire)


Anno dopo anno, gli effetti dei cambiamenti climatici in Italia diventano sempre più evidenti e sempre più gravi. Nei giorni scorsi l’ondata anomala di maltempo, che si è abbattuta sul nostro paese, ha provocato smottamenti, frane, inondazioni e purtroppo anche vittime. Da Nord a Sud, il nostro territorio è stato flagellato e quando tutto si sarà calmato e si potrà passare alla conta dei danni, la situazione ci apparirà, se possibile, ancor più drammatica. Il maltempo ha messo in evidenza, ancora una volta, la fragilità del nostro territorio, da troppi anni ormai gestito esclusivamente sull’onda dell’emergenza. La difesa del suolo, la messa in sicurezza delle nostre città e delle nostre campagne, l’adeguamento delle nostre infrastrutture al mutato scenario ambientale, dovrebbero invece essere una priorità. Se ad un naturale rischio idrogeologico, dato dalla specifica conformazione geomorfologica della nostra penisola, aggiungiamo il negativo contributo dell’azione dell’uomo sul territorio ed i cambiamenti climatici, automaticamente la vulnerabilità e l’insicurezza della nostra terra cresce. Cosa possiamo fare noi? Ben poco, se non seguitare a sollecitare e stimolare, chi invece potrebbe, ad intervenire per la prevenzione. L’Italia ha bisogno urgente di progetti strutturali, a livello centrale e locale, che producano un’effettiva manutenzione del territorio. Sono anni ormai che la politica interviene solo sull’emergenza … dopo il disastro … dopo le vittime. Non è più possibile violentare la natura, sperperare soldi, perdere vite umane e far vivere milioni di persone in condizioni di insicurezza. Il cambiamento climatico non è un evento ipotetico che appartiene a un futuro lontano, ma un fenomeno attuale con cui dobbiamo imparare a convivere e per cui necessitano politiche certe, volte a contrastarlo. Scusate lo sfogo, ma chi mi segue sa che a volte nella mia cucina, mentre si mescola o si impasta, si parla anche di sociale e di ciò che ci accade intorno, semplici chiacchiere tra amici, ma poi la ricetta del giorno arriva sempre.  

Ingredienti

325 gr di polpa di zucca cruda
300 gr farina di farro bio
80 ml di olio evo
90 ml di latte fresco
190 gr di zucchero semolato
3 uova bio
16 gr di lievito per dolci

  Procedimento
Pulite la zucca, lavatela e tagliatela a tocchetti. Mettetela  in un mixer con il latte e l’olio, frullatela fino a ridurla in crema e lasciate da parte. In una ciotola  mettete i tuorli con lo zucchero e con l’ausilio di una frusta a mano, montate ben bene fino ad ottenere una bella massa chiara e gonfia. A questo punto unite la purea di zucca e mescolate delicatamente. Poi aggiungete poco per volta la farina, precedentemente setacciata con il lievito, sempre utilizzando la frusta a mano. Montate a neve fermissima gli albumi con un pizzico di sale, per questo passaggio vi consiglio di utilizzare le fruste elettriche, e incorporateli delicatamente al composto con l’ausilio di una spatola in silicone, con movimenti lenti dal basso verso l’alto. Versate l’impasto nel classico stampo da ciambella ben imburrato e infarinato, cuocete in modalità statica a 150° per 40 minuti. Sfornate e lasciatelo riposare nella teglia per almeno 15/20 minuti, poi estraetelo dallo stampo delicatamente e passatelo a raffreddare completamente su una gratella per dolci. Gustate semplicemente così, oppure con una spolverata di zucchero a velo. Conservata  sotto la classica campana di vetro, questa ciambella rimane sofficissima come appena sfornata per tre giorni…oltre non so!
Buon appetito!
Buona vita
e alla prossima ricetta!

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