CASSATA VELOCE ALLA MODA DI MAMMAZAN

Quando la tempesta sarà finita non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla ed uscirne vivo…

Anzi non sarai nemmeno sicuro che sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio.
Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato.
Haruki Murakami ( 1949)

Stiamo passando un momento brutto, veramente brutto.
Inimmaginabile fino a qualche mese fa.
Tutto e proprio tutto si è fermato , ma la cosa che, almeno parte della gente non ha capito,  è che il pericolo sta sempre in agguato.
Tanti vorrebbero che oltre alle varie attività  in tutti gli ambiti rimaste bloccate e quindi prive di reddito, anche la scuola ripartisse…
Ora io spesso andavo a prendere i miei nipotini quando ce ne era bisogno a scuola ( i miei piccoli frequentano le elementari) .
Ricordo perfettamente il grappolo di parenti che si affollavano all’uscita anche perchè i maestri prima di “mollare” i bambini dovevano e giustamente verificare  che ci fossero i loro parenti .
Giovani e anche tanti nonni ( e che ora sono categorie a rischio) che si facevano carico di tenere i bambini dopo la scuola perchè i genitori lavoravano fino alle 18 o anche oltre.
Ora per fortuna i maestri inviano i compiti per mezzo del diario elettronico o su wath up per coloro che non sono riusciti a trovare altro mezzo più tecnologico.
Le difficoltà sono grandi anche da parte dei genitori che devono seguire i bambini nell’esecuzione dei compiti che comune possono essere scaglionati durante la giornata.
Ma comunque alcuni genitori si lamentano che i compiti sono troppi!!
Ora io, che sono stata abituata a studiare sempre e con impegno (ma forse allora erano altri tempi in cui c’era per prima cosa il dovere e poi il piacere) mi chiedo: ma a scuola i bambini dovevano frequentare  dalle 8.30 fino alle 16.30  e ora non possono dedicare un paio di orette a fare i compiti??
Senza contare il fatto che quando ci sarà la ripresa della scuola
( si spera a settembre) ci vorrà un bel po’ di tempo per riportare tutti i bimbi allo stesso livello specialmente se a casa hanno fatto poco o pochissimo??
Il  mio nipotino, 1° elementare,  questa settimana non ha ricevuto sul cellulare di sua madre e sempre su wath up i compiti..
Spero che non sia un precedente.
Forse non si è capito che una buona scuola materna e una buona scuola elementare sono basilari punti di partenza per l’istruzione dei nostri piccoli.
La mia piccola, terza elementare,  già un mese fa affrontava le frazioni e l’analisi logica e grammaticale… non son dove sia arrivata con il programma ma credo parecchio avanti.
Insomma ha delle buone maestre!!
Comunque su rai Gulp ci sono le lezioni per le scuole primarie.
Mia figlia mi ha detto che le sta registrando…Evvai Valentina!!!
Su alcuni commenti su Fb ho notato che spesso viene scritto e in luogo di è non distinguendo la congiunzione dal verbo.
Oppure anno in luogo di hanno non capendo che anno è un sostantivo e hanno è un verbo.
Ma questa gente ha fatto le elementari???
E non mi azzardo a pensare alla consecutio temporum …sarebbe spesso impensabile..
E i congiuntivi..
Lasciamo perdere! 
Oppure il vezzo terribile di scrivere ke invece  di che  oppure anche xche anzichè perchè
Ricordiamo che siamo la terra di Dante e di tanti scrittori illustri…
Durante il periodo forzato di quarantena  invece di stare sempre appiccicati  davanti alla televisione magari andiamo a vedere se nella biblioteca di casa c’è qualche libro da leggere!!
Ora passiamo, dopo questo lungo incipit,  alla ricetta che propongo oggi e che sono riuscita a portare ad Avigliana alla mia amico prima dell’inizio delle quarantena.
I pasticcieri più ortodossi inorridiranno per la preparazione semplificata.
Infatti ho usato paste frolla pronta in luogo di quella preparata con lo strutto (?) e l’uso dei biscotti al posto di due dischi di pan di Spagna.
Ma è un preparazione veloce o no???

Tempo di preparazione: circa 15′/20′
Costo: basso
Difficoltà:*

INGREDIENTI PER UNO STAMPO DA 20/22 CM DI DIMETRO

2 CONFEZIONI DI PASTA FROLLA PRONTA
150 GR DI BISCOTTI SECCHI 
QUALCHE CUCCHIAIO DI ZUCCHERO A PIACERE
500 GR DI RICOTTA 
100 GR DI GOCCE DI CIOCCOLATO

 Disporre la pasta frolla pronta in una teglia di 20/22 cm di diametro con la carta da forno in dotazione.
punzecchiarla affinchè non si gonfi in cottura ma è facoltativo.
Sbriciolare i biscotti affinchè possano assorbire l’umidità della ricotta che comunque va ben sgocciolata.

Mescolare la ricotta, ripeto ben sgocciolata, e mescolata con lo zucchero a piacere con le gocce di cioccolata.
Io ho unito anche dei pezzetti di arancia candita ma anche questo è facoltativo.
Versarla nello stampo e livellare per bene.

Distribuire uno strato di biscotti.

Sistemare il secondo disco d pasta frolla tagliato a misura dello stampo e praticare dei taglietti come appare in foto.

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Infornare in forno statico con il termostato sui 180° per circa 40′ o perlomeno fino a doratura.

Decorare come appare in foto ( a febbraio quando ho preparato il dolce avevo trovato gli alchechengi).

O come ha fatto la mia amica dopo che si era mangiata tutti i fruttini!! Lei ha un grande senso artistico!!!


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