“Il senso morale di una società si misura su ciò che fa per i suoi bambini”.
-Dietrich Bonhoeffer-
Quando la speranza si realizza nell’impegno quotidiano.
Quando l’amore si fa partecipazione.
Quando la singola voce diventa coro.
All’appello delle mamme rare io rispondo #IOPERLEI.
Con il mio sostegno, in piazza, con la ricerca sulle malattie genetiche rare.
Rispondi anche tu #IOPERLEI!
Il 29 e 30 Aprile e il 1 Maggio i volontari della Fondazione Telethon, Avis, Uildm e Anfass saranno presenti in circa 1.500 piazze italiane per sostenere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare, distribuendo dei biscotti fatti artigianalmente a forma di cuore prodotti dalla storica pasticceria genovese Grondona in tre diverse varianti: di pasta frolla al burro, con farina integrale o di pasta frolla al cacao con gocce di cioccolato fondente, confezionati in deliziose scatole di latta in tre differenti colori pastello che evocano la primavera: rosa, celeste e verde.
Un piccolo gesto, una donazione minima di 12 euro per finanziare la ricerca; un atto d’amore semplice ma immensamente grande per chi lo riceve, un gesto che può veramente significare tanto.
La campagna nazionale di primavera “Io per lei” mette le mamme e il loro prezioso impegno al centro per combattere le malattie rare che colpiscono i bambini, dove le protagoniste sono tre donne legate alla Fondazione che si mobilitano per sostenere le mamme dei bambini che sono affetti da malattie genetiche rare e di cui ancora non si conosce la diagnosi.
Il prezzo di una pizza per la serenità di una creatura innocente.
Un girotondo di generosità che ti riempie il cuore perché la ricerca può fare tanto e ne sono fermamente convinta.
E’ bello poter regalare anche solo un briciolo di speranza e un sorriso in più a chi comunica ancora con il linguaggio delle stelle.
E’ bello farlo insieme, mano nella mano, #contuttoilcuore per regalare la speranza a quelle mamme forti e coraggiose che non mollano, che non conoscono arrendevolezza di fronte a tanta sofferenza, che desiderano solo poter veder crescere il proprio figlio e fargli sentire le carezze dell’amore, vederlo svegliarsi e vivere e ridere, perché sono convinte che una cura per i loro bambini meno fortunati ci possa essere.
E non c’è tempo, distanza, teoria o legge che possa far loro credere il contrario.
Come io credo che nessun bambino dovrebbe trovarsi imprigionato dentro a castelli che non sono quelli belli delle fiabe, perché tutti su questa terra hanno il diritto di diventare grandi uomini.
Come credo che ci siano favole da raccontare e da ascoltare anche quando si è cresciuti, dove la morale si chiama solidarietà.
Ulteriore info sul sito www.telethon.it.
Per partecipare come volontario: 06.44015758 oppure volontari@telethon.it