Dai ad ogni giornata
la possibilità di essere la più bella
della tua vita.
(Mark Twain)
Ci credete se vi dico che non ne posso più di mangiare? Credo di non aver mai mangiato così tanto come in questo periodo “natalizio”. Sarà stata una concatenazione di eventi, ma è stato un susseguirsi incessante – oltre le feste comandate a tavola con i parenti – di pranzi, cene, feste, dopocena, aperitivi, thè con le amiche, incontri vari e tutti allietati da tantissimo buon cibo, deliziose varietà di dolci e tante bollicine! Ho mangiato sempre, ho mangiato troppo, ho mangiato esageratamente, ma soprattutto ho mangiato fuori da quello che è il mio schema alimentare abituale. Quindi mi sento satura, vivrei di frutta e forse di qualche vellutata, visto il freddo di questi giorni, ma c’è ancora l’Epifania …. Non so, al riguardo, quali siano le vostre tradizioni o abitudini familiari, ma nella nostra famiglia non è mai stata una festa molto sentita, neanche nell’infanzia. La befana non porta regali, solo qualche dolcino, e non ci si riunisce per mangiare ancora, fortunatamente! Però un piccolo rito ce l’abbiamo anche noi. La mattina del 6 gennaio ci piace, dopo aver curiosato nelle nostre calze, fare colazione in sala, accanto al nostro albero illuminato, con la tavola apparecchiata elegantemente. Una mise en place che curo nei minimi dettagli la sera prima, proprio per potermi godere questa colazione speciale, vissuta come un’ultima coccola festiva, soltanto per noi tre, prima del rientro alla routine quotidiana. Quest’anno ho preparato un dolce semplice e super soffice ed ho voluto utilizzare uno stampo a forma di stella, in senso di buon auspicio. Perché mi auguro che questo 2020, per la mia famiglia, lasci scorrere i nostri giorni sotto la protezione di una buona stella … ne abbiamo bisogno, anche se per motivi diversi, un po’ tutti. Ultima cosa, molti di voi, incuriositi dalla mia collezione di Babbi Natale, mi hanno chiesto di specificare la provenienza di quelli che si vedono nelle foto. Vi accontento subito, quello che vedete in questa fotografia lo abbiamo acquistato durante una vacanza a Mosca.
Ingredienti
Per uno stampo di carta a stella
200 g farina
200 g zucchero semolato
4 uova
succo di 1 limone bio
16 g lievito per dolci
85 g olio di semi o extra vergine di oliva
120 g acqua tiepida
2 cucchiai di aroma di mandorle
1 pizzico di sale
inoltre
granella di zucchero
mandorle a lamelle
mandorle intere
Procedimento
In una ciotola setacciate gli ingredienti secchi, farina, lievito, zucchero, sale. Al centro mettete i tuorli, l’olio e l’acqua emulsionati con una forchetta, il succo del limone e l’aroma di mandorle. Mescolate brevemente con una frusta a mano il tempo necessario ad ottenere un impasto omogeneo. Montate gli albumi a neve ferma con 2-3 gocce di limone e poi uniteli al composto, in un paio di volte mescolando con movimenti lenti ed ampi dal basso verso l’alto. Versate il composto nello stampo di carta a forma di stella (io l’ho posizionato all’interno di una teglia in alluminio per agevolare i movimenti) ricoprite di granella di zucchero, di mandorle intere e di mandorle a lamelle. Infornate in modalità statica a 150° per 1 ora. Sfornate e lasciate raffreddare completamente, su una gratella per dolci, prima di eliminare lo stampo. Fate questa operazione molto delicatamente. Il dolce, rimane perfettamente soffice, conservato sotto la classica campana di vetro, fino a tre giorni…oltre non saprei.
Buon appetito!
Buona Epifania!