A Longobucco, un borgo medievale di origine normanna ubicato nella Sila Greca, si prepara ‘U sacchiettu, un prodotto tipico la cui tradizione rischia di perdersi.
Per preparare ‘u sacchiettu, si prende la zampa anteriore del maiale, fra il piede e la coscia e si estrae tutto il muscolo lasciando intatta la cotenna; si taglia a pezzetti, poi si cosparge di sale e di pepe nero in grani; si rimette quindi l’impasto nella cotenna e si cuce la stessa con spago da cucina, sia nella parte inferiore che in quella superiore; per effettuare la cucitura, a causa della consistenza coriacea della cotenna, si utilizza il punteruolo del calzolaio. A fine lavorazione il salume assume la forma di un sacchetto.
Si cuoce poi il sacchetto nella stessa pentola usata per le ‘frittole’ del maiale e dopo circa tre ore di cottura, il salume è scolato e posizionato ancora tiepido in un vaso di terracotta, in cui si versa il grasso ristretto ricavato dalla cottura delle frittole.
Cosi’ preparato, u Sacchiattu dovrà riposare per più di un mese in un ambiente asciutto e fresco prima di poterlo gustare tagliato a fette e in compagnia di sottaceti, sottoli e verdure.
Questa bontà unica, d’altri tempi, purtroppo rischia di perdersi a causa della sua realizzazione unicamente artigianale.