Torta di carote, mandorle e arancia. Questo dolce mi ha fatto penare parecchio, ma alla fine ho vinto io. Avevo in mente da tempo una torta di carote rustica, con le carote e le mandorle che si vedessero e si sentissero bene nell’impasto, con un profumo di arancia e un gusto delicato ma chiaro, netto. L’ho fatta 5 o 6 volte, anche seguendo varie ricette trovate nei ricettari o in rete. E nessuna mi ha mai convinto fino in fondo: alcune non hanno lievitato, altre sono venute buone ma con un impasto troppo fine, liscio. Io volevo che carote e mandorle si ‘masticassero’ bene e che la fetta avesse un non so che di rustico, invitante. E insomma, alla fine questa ultima versione mi è piaciuta: ben lievitata ma consistente, con le mandorle tritate grossolanamente e le carote che si vedono e si sentono nell’impasto. Vi suggerisco di usare carote ‘vecchie’ di qualche giorno, che abbiano quindi perso un po’ di acqua, perché ho notato che più sono asciutte le carote meglio viene il dolce. Il profumo di arancia è dato più dalla scorza che dal succo (che è proprio poco, per evitare il rischio che alla base il dolce non lieviti bene). Ho usato olio di semi, meno possibile (non sono una fan dell’olio nei dolci, ma in questo caso quando ho provato con il burro è stata una tragedia) e 4 uova che garantiscono struttura e aria all’impasto. L’ho fatta in versione ciambellone abbastanza alto, e i tempi di cottura si allungano molto rispetto alla normale torta, e anche a cupoletta (lo so che tutti state pensando alle Camille, ma la mia idea era quella di un dolce meno ‘raffinato’), e potete usare lo stesso impasto per fare dei muffin. Il colore c’è e il sapore anche. In ogni caso, per una variazione provate la torta di carote e zenzero farcita al mascarpone, che ho fatto variando una ricetta americana: diversa ma strepitosa.
Torta di carote, mandorle e arance
Ingredienti per uno stampo da 22-24 centimetri circa (anche a ciambella) o per 15 muffin:
Preriscaldare il forno a 180 gradi statico. Imburrare e infarinare lo stampo che avete scelto: a cerniera, a ciambella o le monoporzioni. Solo i pirottini per muffins non vanno imburrati né infarinati.
Frullare nel mixer le mandorle con 30 grammi di zucchero: dovrete ottenere una sorta di farina grossolana, con pezzetti di mandorla ancora evidenti. Mettere da parte.
Sempre nel mixer, frullare le carote con l’olio di semi, la scorza di arancia grattugiata e il succo di arancia.
Con le fruste elettriche, montare in una ciotola capiente le 4 uova con lo zucchero semolato, il sale e la cannella. Dovrete ottenere un composto biancastro, gonfio e spumoso e ci vorranno 10-15 minuti circa. Aggiungere a questo composto la farina di mandorle e continuare a frullare, quindi le carote. Infine, con l’aiuto di una spatola, unire poca per volta la farina setacciata con il lievito.
Versare l’impasto nella tortiera o negli stampini o nei pirottini per muffins e infornare. Cuocere per 25 minuti circa nel caso in cui abbiate optato per le monoporzioni o i muffins, per 40 minuti circa nel caso della torta e per 50 minuti circa nel caso della ciambella, che ha bisogno di tempi di cottura più lunghi a causa dell’altezza del dolce. Ricordate che in tutti i casi vale sempre e comunque la prova stecchino, che infilato nel dolce dovrà poi uscirne asciutto.
Sfornare il dolce, metterlo su una gratella e farlo raffreddare completamente. Spolverizzarlo di zucchero a velo e buon appetito!