Cosa c’entra il Tiramisù, con Vittorio Gassman e con l’MTC? Ormai saprete che quando c’è di mezzo l’MTC, tutto può essere. Infatti ogni mese ne combiniamo, per questa gara e novembre 2016 non sarà diverso dagli altri.
Andando per ordine, all’MTC, il vincitore del mese precedente, decide il tema del mese successivo e così, Susy May del blog Coscina di pollo, vincitrice di ottobre, con le tapas di Star Treck, ha scelto per noi il Tiramisù. Fin qui niente di strano, ma la “normalità”, qui non esiste, quindi la Coscina, ha pensato di associare il tiramisù ad una icona sexy del cinema, motivando ogni nostra scelta.
Come mai questo film mi è rimasto nel cuore? Credo essenzialmente perché si svolgeva a casa mia, in luoghi che conoscevo come le mie tasche e che mi rendevano la favola accessibile. Chi non ha sognato il principe azzurro? Tutte! Io per anni ho sognato il principe Piero di Montalcino, con la faccia di Vittorio Gassman. Bello, nobile, elegante playboy, nullafacente, amante della bella vita: aveva tutto per piacere alle donne. Ma in questo film non siamo a Londra, a New York o in altri luoghi esotici, siamo a casa mia! Il film è ambientato a Siena, ovviamente nei giorni precedenti il Palio: Piero conosce questa turista americana, interpretata da Diana Dors, (recitazione degna di una rapa lessa) fisico da pin up, vestita sempre in abito da sera anche a mezzogiorno, che arriva in Italia per aver vinto un quiz tv. Lui la vede così bella e procace, quindi prova a sedurla. Lei non ci sta perché negli anni ’50 le ragazze per bene, non cedevano alle avances degli uomini, ma miravano dritte al matrimonio. Infatti dopo svariate vicissitudini, i due si innamorano e si sposano. Trama più che scontata. Eppure questo film mi ha fatto sognare, perché Piero, la porta in giro per Siena, la porta a San Gimignano, a Collodi, in luoghi, dove ero stata e potevo tornarci ogni giorno. Se attraversavo le strade nella contrada dell’Aquila, poteva sbucarmi da un vicolo. Se passeggiavo per Piazza del Campo, potevo vederlo seduto al bar con gli amici. Questa “possibilità” di vicinanza, me lo rendeva un “principe accessibile”, una “favola a portata di mano” e me lo ha fatto amare davvero tanto.
Quindi il tiramisù per Vittorio io lo immagino in pura chiave toscana: un tiramisù con savoiardi speziati, crema di mascarpone al Vin Santo, Panforte di Siena fatto in casa, granella di mandorle pralinate (chiamate anche addormentasuocere) servito in un bicchiere a calice da vino rosso (perché il principe di Montalcino, avrà fatto il Brunello!) con il bordo decorato con cioccolato fondente e mandorle tostate. Una golosità degna della mia icona sexy degli anni ’60.
Ingredienti
- 100 g di tuorli
- 45 g di zucchero semolato
- 1/2 bacca di vaniglia
- 1/2 cucchiaino di zenzero in polvere (mia aggiunta)
- 1/2 cucchiaino di cannella in polvere (mia aggiunta)
- 1/2 cucchiaino di noce moscata (mia aggiunta)
- la scorza di una arancia (mia aggiunta)
- 150 g di albumi
- 40 g di zucchero semolato
- 65 g di farina 150 W
- 25 g di fecola di patate
Disegnare con la sac a pochè sulla carta forno bastoncini lunghi 8 cm circa e larghi 1 cm. Polverizzare i bastoncini di zucchero a velo. Attendere un paio di minuti e polverizzare ancora di zucchero a velo. Infornare per circa 12/13 minuti. I miei erano cotti dopo 10 minuti. Sfornarli, farli raffreddare e staccarli dalla carta forno, solo quando sono freddi. Si conservano per circa 30 giorni in scatola di latta.
io ne ho fatta metà
- 175 g di tuorli
- 340 di zucchero semolato
- 100 g di acqua
- 1 baccello di vaniglia
io ne ho fatta metà
- 450 g di base Tiramisù pastorizzata
- 500 g di mascarpone
- 500 g di panna
- 1 bicchierino di Vinsanto
Preparazione:
- 1/2 kg di crema Tiramisù classica
- 250 g di savoiardi
- 1 bicchiere di caffè espresso amaro
- 300 g di Panforte di Siena fatto in casa (qui la mia ricetta)
- 30 mandorle pralinate (addormentasuocere) fatte in casa (qui la mia ricetta)
- 50 g di cioccolato fondente al 70%
- 50 g di mandorle tostate
Preparazione
Con questa ricetta partecipo all’MTC N°61