Tiramisù al Panforte di Siena, Vittorio Gassman e l’MTC n°61

Cosa c’entra il Tiramisù, con Vittorio Gassman e con l’MTC? Ormai saprete che quando c’è di mezzo l’MTC, tutto può essere. Infatti ogni mese ne combiniamo, per questa gara e novembre 2016 non sarà diverso dagli altri.
Andando per ordine, all’MTC, il vincitore del mese precedente, decide il tema del mese successivo e così, Susy May del blog Coscina di pollo, vincitrice di ottobre, con le tapas di Star Treck, ha scelto per noi il Tiramisù. Fin qui niente di strano, ma la “normalità”, qui non esiste, quindi la Coscina, ha pensato di associare il tiramisù ad una icona sexy del cinema, motivando ogni nostra scelta. 

Dopo i soliti attimi di panico, il vuoto assoluto, le idee non associabili a nessuno, le ricette immangiabili per ispirarle al personaggio, alla fine ho partorito questa, grazie al solito “amarcord”. Aver già vissuto a lungo ha i suoi vantaggi!

Quando ero bambina, l’icona sexy del cinema per me era Vittorio Gassman. Incarnava tutti i miei ideali di uomo: era bello, alto, bruno, sexy, sapeva interpretare tutti i ruoli ed era quel misto di simpatia ed arroganza che ancora oggi mi emoziona. L’ho molto amato nelle sue parti da “malvagio” come in “Riso amaro” dove è l’antagonista di Raf Vallone, poi da più grande a teatro nei ruoli classici. Non posso ovviamente, non citare “Il sorpasso”, ma il film che lo ha incoronato come icona sexy nel mio immaginario di bambina è uno dei film davvero marginali della sua carriera. Uno di quelli da vedere solo come cameo di una Italia ormai inesistente, che tentava di fare promozione turistica attraverso il cinema. La pellicola fu stroncata dalla critica, ma lui fa la sua porca figura, bello come il sole, in un ruolo che sembra fatto appositamente per innamorare una me bambina.

Come mai questo film mi è rimasto nel cuore? Credo essenzialmente perché si svolgeva a casa mia, in luoghi che conoscevo come le mie tasche e che mi rendevano la favola accessibile. Chi non ha sognato il principe azzurro? Tutte! Io per anni ho sognato il principe Piero di Montalcino, con la faccia di Vittorio Gassman. Bello, nobile, elegante playboy, nullafacente, amante della bella vita: aveva tutto per piacere alle donne. Ma in questo film non siamo a Londra, a New York o in altri luoghi esotici, siamo a casa mia! Il film è ambientato a Siena, ovviamente nei giorni precedenti il Palio: Piero conosce questa turista americana, interpretata da Diana Dors, (recitazione degna di una rapa lessa) fisico da pin up, vestita sempre in abito da sera anche a mezzogiorno, che arriva in Italia per aver vinto un quiz tv. Lui la vede così bella e procace, quindi prova a sedurla. Lei non ci sta perché negli anni ’50 le ragazze per bene, non cedevano alle avances degli uomini, ma miravano dritte al matrimonio. Infatti dopo svariate vicissitudini, i due si innamorano e si sposano. Trama più che scontata. Eppure questo film mi ha fatto sognare, perché Piero, la porta in giro per Siena, la porta a San Gimignano, a Collodi, in luoghi, dove ero stata e potevo tornarci ogni giorno. Se attraversavo le strade nella contrada dell’Aquila, poteva sbucarmi da un vicolo. Se passeggiavo per Piazza del Campo, potevo vederlo seduto al bar con gli amici. Questa “possibilità” di vicinanza, me lo rendeva un “principe accessibile”, una “favola a portata di mano” e me lo ha fatto amare davvero tanto.

Quindi il tiramisù per Vittorio io lo immagino in pura chiave toscana: un tiramisù con savoiardi speziati, crema di mascarpone al Vin Santo, Panforte di Siena fatto in casa, granella di mandorle pralinate (chiamate anche addormentasuocere)  servito in un bicchiere a calice da vino rosso (perché il principe di Montalcino, avrà fatto il Brunello!) con il bordo decorato con cioccolato fondente e mandorle tostate. Una golosità degna della mia icona sexy degli anni ’60.

Per i savoiardi speziati, ho usato alcune delle spezie del Panforte e l’arancia.

Ingredienti

per i savoiardi speziati (ricetta di Iginio Massari, con mie aggiunte)
  • 100 g di tuorli
  • 45 g di zucchero semolato
  • 1/2 bacca di vaniglia
  • 1/2 cucchiaino di zenzero in polvere (mia aggiunta)
  • 1/2 cucchiaino di cannella in polvere (mia aggiunta)
  • 1/2 cucchiaino di noce moscata (mia aggiunta)
  • la scorza di una arancia (mia aggiunta)
  • 150 g di albumi
  • 40 g di zucchero semolato
  • 65 g di farina 150 W
  • 25 g di fecola di patate


Preparazione

Preriscaldare il forno a 210/220°. Montare con le fruste elettriche i tuorli con lo zucchero (45 g), la vaniglia, le spezie e la scorza d’arancia, fino a quando il composto non diventa bianco e spumoso. Montare gli albumi con lo zucchero (40 g), fino ad ottenere una meringa lucida. Miscelare la massa di tuorli con la meringa e le polveri setacciate insieme 2 volte, con movimenti dall’alto verso il basso, facendo attenzione a non smontare il tutto. Unire a cucchiate la meringa nei tuorli, alternandola alle farine. La meringa e le farine vanno unite almeno in tre volte. Quando la massa è pronta, trasferirla in una sac a pochè con la bocchetta liscia n°8/10. Ricoprire una placca con la carta forno.

Disegnare con la sac a pochè sulla carta forno bastoncini lunghi 8 cm circa e larghi 1 cm. Polverizzare i bastoncini di zucchero a velo. Attendere un paio di minuti e polverizzare ancora di zucchero a velo. Infornare per circa 12/13 minuti. I miei erano cotti dopo 10 minuti. Sfornarli, farli raffreddare e staccarli dalla carta forno, solo quando sono freddi. Si conservano per circa 30 giorni in scatola di latta.

per la crema Tiramisù pastorizzata (ricetta di Luca Montersino) 
io ne ho fatta metà
  • 175 g di tuorli
  • 340 di zucchero semolato 
  • 100 g di acqua
  • 1 baccello di vaniglia
Preparazione:
Mettere l’acqua e lo zucchero in un pentolino sul fuoco e portarlo a 121°C. Versare lo sciroppo a filo sui tuorli precedentemente semimontati. Montare il composto fino a completo raffreddamento.
per la crema Tiramisù classica (ricetta di Luca Montersino) aromatizzata al Vinsanto
io ne ho fatta metà
  • 450 g di base Tiramisù pastorizzata
  • 500 g di mascarpone 
  • 500 g di panna
  • 1 bicchierino di Vinsanto

Preparazione:

Unire il mascarpone alla base Tiramisù, mescolare bene, aggiungere il Vinsanto ed infine incorporare la panna leggermente montata.

per il Tiramisù al Panforte di Siena (6 coppe grandi)

  • 1/2 kg di crema Tiramisù classica
  • 250 g di savoiardi 
  • 1 bicchiere di caffè espresso amaro
  • 300 g di Panforte di Siena fatto in casa (qui la mia ricetta)
  • 30 mandorle pralinate (addormentasuocere) fatte in casa (qui la mia ricetta)
  • 50 g di cioccolato fondente al 70%
  • 50 g di mandorle tostate

Preparazione

Sciogliere a bagno maria il cioccolato fondente. Farlo raffreddare un po’ ed inzuppare il bordo dei bicchieri nel cioccolato, facendo attenzione che non coli. Intanto tostare pochi minuti le mandorle in forno o in una padellina antiaderente. Farle raffreddare e tagliarle a lamelle. Prima che solidifichi del tutto il cioccolato, passare il bordo dei bicchieri nelle mandorle a lamelle e farle aderire bene. Quando la decorazione del bicchiere è solidificata, inzuppare i savoiardi speziati nel caffè amaro e fare un primo strato nella coppa. Coprire con abbondante crema Tiramisù al Vinsanto. Tagliare il panforte a lamelle sottilissime e fare uno strato sopra alla crema. Continuare con uno strato di savoiardi inzuppati nel caffè, altra crema Tiramisù al Vinsanto. Decorare la superficie con le mandorle pralinate tagliate a lamelle e due listarelle di Panforte.



Con questa ricetta partecipo all’MTC N°61


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