Pietro, Flora, Graziano, Gloria, Mimmo….nomi che ti restano addosso, cuciti sulla pelle per giorni anche dopo aver finito l’ultima pagina di questo meraviglioso libro.
Quando Ammaniti scrive…non ce n’è per nessuno!
Lui riesce a incollarmi alle pagine come pochi autori contemporanei riescono a fare.
Ma la cosa più bella dei suoi libri, l’aspetto più incredibile, è la capacità di rendere verosimili le situazioni, i luoghi e i personaggi descritti. Non è fantasia, non è più immaginazione…sono situazioni grottesche e quasi improbabili che diventano vere e prendono le forme e i contorni della realtà.
Questo libro è bellissimo; fa ridere, sorridere, piangere e arrabbiare. Crea suspence, felicità, tristezza e commozione. Come sempre accade nei racconti di Ammaniti la storia a un certo punto precipita e tutte le vite, apparentemente slegate, si ricongiungono in un destino annunciato e quasi sempre tragico.
Ma è solo la vita…e come tale porta con sé sempre amore e speranza
Consigliatissimo!
LA TRAMA
A Ischiano Scalo il mare c’è ma non si vede. In questa periferica maremma di paludi e zanzare, di bar e casette affacciate sul nulla di una strada provinciale si svolgono due storie d’amore. Pietro e Gloria sono due ragazzini. Lei è figlia di un direttore di banca, è sveglia, bella e sicura di sé. Lui è figlio di un pastore psicopatico, è introverso, sognatore, e la vittima preferita dei bulli del paese. Graziano Biglia è tornato a Ischiano, con la sua fama di chitarrista sciupafemmine e il cuore spezzato da una cubista. Qui conosce la professoressa Flora Palmieri, una donna sola e misteriosa che ha rinunciato alla propria vita per prendersi cura della madre. E tra i due, in apparenza lontani come i pianeti di due galassie, nasce un’attrazione. Una folla di creature strambe e grottesche si muove attorno ai protagonisti, come nella scia di un vento elettrico e vorticoso.