Splendida Persia in mostra a Milano

Arte & Moda è un connubio che ha sempre viaggiato parallelamente, d’altra parte cos’è la moda se non una forma d’arte? Giovedì 4 maggio l’atelier milanese di Fiorella Ciaboco, marchigiana e creatrice di capi su misura, ha accolto un piccolo gruppo di artisti persiani con la mostra collettiva “Splendida Persia”. Un assaggio di Persia a Milano con le opere di Hoda Pishraft, Nadia Shokraie, Ladan Tofighi Niaki e Babak MonazzamiLa Persia agli occhi degli occidentali della scorsa generazione, era sinonimo di lusso, opulenza, sfarzo, mondanità, moda e arte. Attraverso le opere di questi quattro giovani artisti si scopre e si ritrova una Persia che si pensava perduta, un modo alternativo per tenere alta l’attenzione sui fatti accaduti recentemente in Iran, e anche un motivo di speranza per il futuro e per non perdere la sua cultura millenariaBabak Monazzami ha introdotto la mostra con una breve presentazione geografica e storica dell’Iran, spiegando il simbolismo e i disegni dei tappeti persiani. Oltre a un breve cenno alla storia del costume in Iran.
Il viaggio in Persia è stato completato da una serie di assaggi di piatti tipici iraniani come abgusht, kate, hummus e ferni, abbinati a tre vini della cantina toscana Poggio del Moro di proprietà di Tania Kuznetsova: Rosso Toscana I.G.T. (25% Cabernet Sauvignon, 25% Merlot, 25% Syrah, 25% Sangiovese), Galio Toscana I.G.T. Rosato (Sangiovese 100%), Pet Nat Spumante Bianco I.G.t. (Trebbiano, Grechetto, Malvasia). Vini ricavati da un’agricoltura biologica e biodinamica, con vigneti che si sviluppano su 14 ettari, attorno alla proprietà, a Chianciano Terme, in provincia di Siena.

ragazza sasanide di Babak Monazzami

Gli artisti

Babak Monazzami

Nato a a Khorram Abad, in Persia, capitale della natura nel Medio Oriente, dove hanno avuto origine le monete, la ruota, i giocattoli e la medicina persiana. Ha respirato arte, tradizioni e cultura persiana fino a quando all’età di 19 anni è stato costretto a fuggire dalla sua amata terra. Sin da piccolo ha iniziato a disegnare alberi sui muri di casa. Forte e di grande rispetto il legame con la natura, così come insegna la sua religione: difendere l’ambiente e i diritti umani è per lui un dovere, come dice il mitraismo. Olio e matita su tela le tecniche delle sue opere esposte nella zona di Nordrhein-Westfalen, in Germania, a Milano presso PA. NOVA GALLERY e il NYX Hotel. Appassionato delle culture internazionali: Africa, Asia, Medio Oriente sono rappresentati attraverso i volti di monaci buddisti, di pastori Zulù, di donne marocchine e persiane. E poi numerose tele in cui sono immortalati cavalli, per lui simbolo di libertà imprigionata. Eclettico e poliedrico, si avvicina all’arte nelle sue diverse espressioni. Nel suo curriculum artistico sono presenti la fotografia surrealista, video musicali e cortometraggi, sempre su tematiche culturali e sui diritti dell’ambiente e degli animali. in mostra nell’atelier milanese di Fiorella Ciaboco espone “Il Dalai Lama Bambino” (120×80), “monaci tibetani (150×50), “in lighting” (150×50), “Taking care” (90×130), “la ragazza sasanide (91×91) sua ultima opera.

Ladan Tofighi Niaki

Ladan Tofighi

Nasce a Teheran nel 1984, nel 2012 si trasferisce in Italia per frequentare corsi di pittura e poi illustrazione a Milano, ma soprattutto per potersi raccontare attraverso i suoi dipinti. La sua infanzia è trascorsa nella capitale Teheran accanto a una finestra affacciata su un vulcano spento. Forse è per questo che era molto riservata e timida e non riusciva a esprimersi tramite le parole: anche se adesso approfitta di ogni momento e materiale per tirar fuori quello che ha dentro, un po’ come se quel vulcano fosse esploso. Mentre cerca di mantenere viva la sua giocosità infantile nel suo lavoro, rappresenta sempre la nuda verità con un tocco di sarcasmo, spesso ironico. “In quanto donna iraniana, ho sempre vissuto con la discriminazione nei confronti delle donne mentre, come artista iraniana, è da anni che ho prevalentemente dedicato il mio percorso artistico al discorso della repressione e strumentalizzazione del corpo femminile. Per me il foglio è un campo di battaglia e i personaggi sono i miei combattenti. Non vincono sempre, ma almeno ci provano.” e aggiunge “Sono consapevole di non poter salvare tutte le donne, ma attraverso le mie storie cerco di essere d’ispirazione per chi le vive senza potersi esprime”.

Hoda Pishraft

Hoda Pishraft

Nata il 26 ottobre 1982. Si diploma in grafica nella scuola superiore Azadegan di Teheran e inizia il suo studio accademico presso la Ardakan Carpet School dell’Azad University of Yazd nel 2003, conseguendo la laurea in Arti Visive nel 2006. Pishraft si trasferisce in Italia dove nel 2015 si laurea in Belle Arti e nel 2018 consegue la laurea magistrale in Arte terapeutica presso la stessa università. La pittura è stata la sua prima esperienza artistica e continua ad essere coerente nella sua passione. I suoi sforzi non sono rimasti inosservati e all’età di ventotto anni ha vinto il Concorso di Pittura di Teheran. Durante questi anni, le impressioni della sua infanzia insieme alla sua personale comprensione del mondo moderno le danno una capacità di comprendere i fattori intangibili della natura, procurandole sensazioni e intuizioni che si manifestano come avvertimenti e anteprime del futuro. Il futuro che è dentro te prima di creare un nuovo essere. Riguardo al suo punto di vista artistico, Hoda dice: “L’aurora tra me e la mia creazione crea la mia opera.” Inizia la sua attività professionale nel 1997 e fino ad oggi ha creato più di 300 opere artistiche. Le Arti Grafiche non sono i suoi unici campi d’interesse, ha lavorato anche in Fotografia, Pittura, Stampa e Arte terapeutica. Ha tenuto più di trentacinque mostre in tutto il mondo e presentandole sue opere agli appassionati d’arte di tutte le nazionalità.

Nadia Shokraie

Nadia Shokraie Pour

Nata il 7 maggio 1970 a Teheran, in Iran, è laureata in letteratura persiana e ha iniziato la sua attività artistica a 25 anni, imparando a dipingere sotto la guida del maestro Reza Hoseini, celebre pittore modernista Iraniano. Accanto all’attività artistica è attiva anche come scrittrice, scrivendo brevi racconti e romanzi. Si dedica essenzialmente alla rappresentazione di soggetti Astratti e la sua tecnica prediletta è la pittura ad olio. Ha partecipato a diverse personali presso alcune delle più prestigiose gallerie di Teheran:- Nomadi nel 2003 alla Galleria Daryabeigi, – Storia di Shahname nel 2008 alla Galleria Haft Samar – Senza titolo nel 2010 alla Galleria Haft Samar. A partire dal 2001 ha partecipato, sempre a Teheran, a diverse collettive presso le gallerie: – Nativi Indiani nel 2001 alla Galleria Firoozeh – Nomadi nel 2004 alla Galleria Ebn-E-Sina – Nomadi nel 2005 alla Galleria Haft Samar – senza titolo nel 2007 alla Galleria Daryabeigi. La Rassegna Artistica Internazionale “Martesana” è l’evento importante con il quale Nadia si presenta sulla scena artistica italiana. Nel 2014 due sue opere sono state esposte per due mesi al Museo D’Arte e Scienza di Milano. A seguire ha esposto la sua opera “senza titolo” nella prestigiosa collettiva “Artisti a villa Clerici”, la mostra degli artisti dell’Enciclopedia d’Arte Italiana.

La mostra è stata ideata dalla rivista EMME22, curata dalla gallerista Olga Panova e allestita da Nino Carè.

L’articolo Splendida Persia in mostra a Milano proviene da Isabella Radaelli.

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