Allora, cosa succede, vediamo un po’.
Succede che finalmente arriva Settembre, ricomincia tutto, ricominciano le scuole, il pendolarismo, è ricominciata perfino “l’Eredità” su Raiuno, solo Paperissima non ci molla.
E con Settembre ricomincia anche l’MTC , ve ne sarete accorti dalla ricetta scorsa. E l’MTC ha delle regole e le regole, si sa, vanno rispettate. Quindi, se l’argomento della sfida è “la pasta col pesce” (Pasta col Pesce di di Cristina Galliti, dal blog Poveri ma Belli e Buoni) e si prevede:
- una foto al pesce intero,
- una foto al pesce sfilettato
- una foto al sugo prima della mantecatura della pasta
- una foto al piatto finito
Non si può cominciare a cucinare, sfilettare il pesce, cuocere il sugo e mantecare la pasta senza fare foto, no?
Mh.
“pesce” pesce
“coltello” coltello
szac szac szac!
“brodo” brodo
“impanatura” impanatura
sfric sfric
“acqua” acqua
“pasta” pasta
splash blub blub blub
“padella” padella
sfrig sfrig
“piatto” piatto
arrotol arrotol
“hhhhha eccola servita va che meraviglia”
“ma le foto?”
“quali foto”
Quindi per questa seconda proposta mio marito mi è stato dietro come un premuroso badante. La mattina: “farai foto”. Mentre cucinavo: “stai facendo foto”. Guardavamo la tv: “hai fatto foto”. Stanotte: “foto”
Le foto stavolta le ho fatte, si. Ma il notevole sforzo mnemonico potrebbe comunque essere vanificato dal fatto che il mio pescivendolo di fiducia non aveva rane pescatrici intere (solo tranci).
Come si dice, “tentar non cuoce”, quindi ecco la mia seconda proposta per l’MTC di questo mese.
La ricetta nasce dall’esigenza di marinare la rana pescatrice nell’arancia. Perché? Boh, mi è nata quest’esigenza. Pensavo che le sue carni così delicate si sarebbero ben accompagnate al sapore dell’arancia. E che del rosmarino avrebbe sicuramente aiutato. Sul formato di pasta non avevo dubbi: volevo degli spaghetti. Li ho scelti di grano saraceno perché il suo sapore caratteristico (un po’ noccioloso) avrebbe ben accompagnato quello della coda di rospo marinata. Il grano saraceno però mi ha anche suggerito di aggiungere un contrasto acido alla ricetta. Presto fatto: ribes nel condimento, ginepro (poco) nella marinatura.
Le dosi sono per una persona
Spaghetti di grano saraceno con rana pescatrice all’arancia e ribes – 60 minuti + marinatura
100 g spaghetti di grano saraceno
2 tranci rana pescatrice
1 arancio
3 rametti di rosmarino
1 spicchio d’aglio
2 bacche di ginepro
olio d’oliva extravergine non filtrato
sale
pepe
4 rametti di ribes rosso
500 ml acqua + il necessario per cuocere la pasta
Per preparare questa ricetta è necessario che la rana pescatrice venga fatta marinare in frigorifero per almeno due ore nel succo di un’arancia, due rametti di rosmarino, le bacche di ginepro e due cucchiai di olio. Trascorse le (almeno) due ore, si può cominciare a cucinarla.
Schiacciare col dorso di un coltello lo spicchio d’aglio, che andrà messo a rosolare in una padella con un filo d’olio ed un rametto di rosmarino. Quando entrambi saranno ben dorati, eliminarli.
Quindi, scolare bene la rana pescatrice dalla marinatura e cuocerla nell’olio aromatizzato per 3 minuti per lato. Farla raffreddare. Pulirla, togliendo la spina centrale e tutte le parti nervose. Queste andranno dirette in 500 ml di acqua e per almeno 30 minuti di cottura. Il resto del pesce invece andrà tagliato a cubotti e la cottura continuata per una ventina di minuti, sfumato con il brodo preparato con la spina e i resti del pesce (ben filtrato).
A cottura terminata, aggiungere una rametto di ribes e fare riposare.
Portare l’acqua per la pasta ad ebollizione, salare e cuocere gli spaghetti per 8 minuti. Terminarne la cottura nel sugo così preparato. Aggiungere un altro rametto di ribes a crudo, mescolare bene, impiattare e servire!
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