Ci siamo incontrate in gruppi facebook dove parlavamo di libri e con il tempo siamo diventate amiche tanto che ci ritroviamo, sempre virtualmente, al di fuori del social. Abbiamo un gruppo whatsapp dove ci sentiamo ogni giorno, ci raccontiamo le nostre cose, ci confidiamo, ci tiriamo su il morale e continuiamo a parlare di libri. Io sono colpevole di averle fatte innamorare della friggitrice ad aria, tutte loro si sono acquistate la princess xxl e stanno diventando più brave di me ad utilizzarla. Ogni giorno mi raccontano cosa ci hanno cucinato o mi chiedono consigli ma ripeto, stanno superando l’insegnate. Io da loro sto imparando ricette e trovando nuovi stimoli per continuare a postare sul blog cose nuove per tutti voi, come oggi in cui vi illustro come cucinare della semplice salsiccia, senza sporcare e senza cattivi odori in cucina.
INGREDIENTI per 4 persone:
- 600g di salsiccia fresca
- un rametto di rosmarino
Un piccolo trucchetto che ho imparato negli anni di uso di questo fantastico elettrodomestico è quello di foderare il fondo del cassetto della friggitrice con un foglio di carta stagnola; in questo modo i succhi della salsiccia che coleranno sul fondo non bruceranno e per pulire basterà raccogliere il foglio di alluminio e gettarlo via. Questo trucco è valido per ogni tipo di cottura che tende a colare.
Posizionate il cestello all’interno del cassetto e riempitelo con la salsiccia e il rosmarino, cuocete per 10 minuti a 200°. I tempi di cottura sono sempre indicativi perché variano a seconda del modello di friggitrice che usate e al vostro gusto. Ricordatevi che per capire il punto di cottura di qualsiasi alimento basta aprire il cassetto e sbirciare all’interno e se serve procedere ancora nella cottura, tanto la friggitrice tornerà subito a temperatura.
Servite subito la salsiccia ben calda, come secondo piatto o aperitivo stuzzicoso, vedrete che meraviglia, niente fumo in casa, niente schizzi di unto e la salsiccia sarà succosa e ben cotta e i grassi in eccesso coleranno tutti sul fondo del cassetto.
