Un piatto antico, sano, gustoso e completamente vegetale. La ribollita andrebbe riscoperta perché nonostante i lunghi tempi di preparazione è di un’ottima soluzione per le cene invernali in cui l’organismo necessita di un piatto caldo e ricco di nutrienti. Scopri i consigli per una ricetta più veloce.
Con queste giornate grigie e uggiose c’è voglia di zuppe! Per la rubrica le ricette dimenticate ho “riscoperto” la Ribollita, un piatto non propriamente dimenticato, ma di sicuro da non dimenticare! Purtroppo, i lunghi tempi di preparazione di questa zuppa di origine toscana, la rendono poco adatta ai frenetici ritmi di vita moderni. La ribollita affonda le sue origini nel Medioevo, tempo in cui i contadini usavano preparare una zuppa molto simile con pane di riciclo, cannellini e verdure invernali dell’orto tra cui il cavolo nero. Ovviamente non vi era il pomodoro che è una aggiunta postuma.
La ricetta varia molto di famiglia in famiglia perché veniva tramandata oralmente. La prima pubblicazione che cita questa ricetta sembra risalire al 1910 ed è “L’arte culinaria in Italia” di Alberto Cugnet. La ribollita è una ricetta, gustosa, vegetariana e molto salutare per gli effetti benefici delle verdure, ma anche del pane secco.
Pane secco un alimento dalle grandi virtù
Le nostre nonne lo sapevano bene: il pane secco non si spreca e non si butta via! Una saggezza d’altri tempi dettata principalmente dall’esigenze di risparmio, ma che i moderni studi scientifici stanno dimostrando essere stata una grande intuizione
Nel pane raffermo, infatti, le strutture amidacee cristallizzano (amido retrogradato) e diventano più resistenti agli enzimi digestivi rallentando così la digestione degli amidi con tre fondamentali benefici :
- un impatti glicemico più basso e quindi un minor livello di zuccheri nel sangue
- una minor produzione insulinica dell’insulina e relative oscillazioni
- senso di sazietà più duraturo senza attacchi di fame
C’è di più, questo amido cristallizzato, detto retrogradato, può arrivare in buona parte integro nell’intestino andando così a nutrire il microbiota intestinale responsabile dell nostro benessere ed equilibrio intestinale.
Meraviglioso pane raffermo!!!
Come velocizzare la preparazione della ribollita
Io mi sono organizzata dividendo la preparazione in due fasi, il giorno prima cuocio i cannellini e quello successivo le verdure, in questo modo la preparo spessissimo e in grande quantità. Il bello della ribollita, da cui deriva il suo nome, è proprio questo, in quanto ricetta di riciclo più si riscalda e si ricuoce e più diventa buona! Ti lascio qualche idea per rendere la preparazione più rapida in modo da poter cucinare la ribollita con molta più frequenza gustando così un piatto, sano, buono e completamente vegetale:
- Metti a bagno i fagioli la notte precedente, in questo modo li troverai pronti per la cottura la mattina successiva. Se vuoi preparare la ribollita per cena metti in ammollo la mattina presto al risveglio.
- Utilizza la pentola a pressione per la cottura dei legumi, questa valida modalità di cottura dimezza i tempi, quindi in 30 minuti i fagioli saranno cotti con un bel risparmio di tempo
- Dividi la preparazione su più giorni, cuoci fagioli il giorno precedente conserva in frigo, il giorno successivo prepara le verdure ed assembla il tutto
- Porziona e conserva in frigo o congela, se prepari abbondanti quantità di ribollita puoi conservarla in frigo per 2 o 3 giorni, riscaldandola diventa ancora più buona. In alternativa puoi congelarla.
- Acquistate bietole già pulite. Di solito sono contraria alla verdure già pulite lavate preferisco rivolgermi a contadini locali o a mercati rionali, ma se può servire a mangiare più verdure o a velocizzare i tempi di preparazione di un piatto salutare come questo, allora si può fare un’eccezione.
Se hai a cuore il tuo benessere, seguimi in cucina!
Ribollita
Ingredienti
- 250 g Cannellini secchi
- 200 g Cavolo nero
- 200 g Bietole
- 150 g Verza
- 150 g Pane toscano raffermo a fette preferibilmente con lievito madre
- 100 g Pomodori pelati
- 1 Cipolla grande
- 1 Carota
- 1 gambo Sedano verde
- 1 Patata media
- 1 spicchio Aglio
- 1 foglia Alloro
- 1 rametto Rosmarino
- 1 rametto Timo
- q.b. Olio extra vergine di oliva
- q.b. Sale marino integrale
- q.b Pepe nero
Istruzioni
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Mettete a bagno i fagioli per 12 ore, cambiando l'acqua almeno un paio di volte
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In una casseruola soffriggete l'aglio, l'alloro e il rosmarino, unite i fagioli cannellini, insaporite per qualche minuto. Eliminate l'aglio e coprite completamente con acqua leggermente salata. Cuocete a fuoco dolcissimo per circa 1 h e 15minuti
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Nel frattempo pulite le verdure, tagliate a listarelle la verza, il cavolo nero e le bietole. Tritate il cipolla, il sedano e la carota
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Pelate le patate e tagliatele a dadini
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In una capace casseruola soffriggete con qualche cucchiaio di olio il rametto di timo e il trito di cipolla, sedano e carota. Quando sarà appassito unite la patata e i pelati.. insaporite per qualche minuti
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Aggiungete ora la verza, il cavolo nero e la bietola, rimestate accuratamente,
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Prelevate il 50% di cannellini con l'acqua di cottura e frullateli quindi aggiungete la purea alle verdure e lasciate cuocere per 45 minuti a tegame coperto.,
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Trascorso il tempo, scoprite il tegame ed eventualmente fate restringere un po' il brodo.
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Unite i restanti cannellini interi. cuocete per altri 5/10 minuti.
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Disponete le fette di pane sulla base di un terrina di coccio e versatevi sopra la zuppa.
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L'ideale è servire la ribollita riscaldata, il giorno successivo. Deve essere caldissima e con un filo di olio a crudo.
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