La prima parte di questo libro è coinvolgente e piacevole e ci fa subito conoscere l’animo di questo meraviglioso bambino che è Milo facendocelo amare anche per via della sua malattia agli occhi,
la retinite pigmentosa, che lo porterà pian piano alla completa cecità e che
per questo motivo gli permette di essere attento a ogni dettaglio e vedere
al di là dell’apparenza delle cose.
Ad aiutarlo in questo “gioco” la sua bisnonna che vive insieme a loro.
L’ amore di Milo per la sua bisnonna è puro e incondizionato e sovrasta addirittura l’affetto per la mamma. Ma più il racconto va avanti e più si capisce il perché della rabbia di Milo nei confronti dei suoi genitori e la voglia di proteggere invece sua nonna.
Nella parte centrale, il libro diventa un po’ ripetitivo e lento nel succedersi degli eventi e Milo comincia ad apparirci come un bambino dalle capacità superiori alla sua età.
La parte finale della storia invece è abbastanza forzata, scontata e a tratti
affettata nel linguaggio e persa nei cliché di malattie e problematiche sociali.
Peccato! Si perché le intenzioni dell’autrice erano buone, la storia in sé funzionerebbe se solo…intanto se solo non si fossero affidate al personaggio di Milo di soli 9 anni determinate responsabilità; un bambino così piccolo che se ne va in giro perennemente da solo a compiere indagini e a risolvere problemi più grandi di lui , non è molto credibile. La conclusione del romanzo l’ho trovata affrettata e si sarebbe potuto dedicare meno tempo ad alcuni capitoli centrali un po’ inutili. E’ stato come se alla fine del libro l’autrice non ne potesse più di scrivere e avesse messo giù le prime quattro idee che le son passate per la mente. Ho trovato inoltre alquanto ridicole, le storie d’amore nate all’improvviso e senza troppo senso come quelle della mamma e del siriano (e la partenza improvvisa alla ricerca
di una sorella persa in guerra, pur essendo entrambi squattrinati e averlo ripetuto nel libro fino allo sfinimento), quelle della nonna novantaduenne e anche quella del papà che, dopo aver abbandonato la famiglia e aver avuto una nuova figlia (tutto nel giro di 12 mesi!!!)
all’improvviso torna a casa e si riconcilia con il mondo!