Polpette di neonata alla messinese. Nunnata a Palermo, maiatica nelle città dello Stretto, ma anche gianchetti, lattarina, faloppa, bianchetti: tutti questi nomi per indicare una sola cosa. Il novellame di pesce. Questa è una ricetta della memoria, perché di fatto a causa di una normativa europea, la pesca del novellame di sarde è vietata per tutto l’anno. Fino al 2013 la Regione Sicilia aveva ottenuto delle deroghe al divieto, ma attualmente la pesca di novellame di sarde e acciughe è interdetta. E’ invece stata concessa una deroga dal ministero delle Politiche agricole il 6 ottobre 2017 in Calabria e del 17 dicembre 2017 in Sicilia per la pesca di rossetto (Aphia minuta) dal 1 gennaio al 30 aprile e cicerello dal 1 aprile al 31 ottobre anche in deroga alle dimensioni minime della maglia della rete, il primo dal colore leggermente rosato, il secondo grigio. L’uso della neonata è parte della tradizione culinaria del sud Italia, soprattutto di Calabria, Sicilia, Puglia, Sardegna, Regioni che si sono opposte in ogni modo ai divieti europei, tanto più che questa pesca in altre nazioni, come la Francia, è stata concessa in deroga. Per sostituirla, oltre a cicerello e rossetto che si possono pescare tra gennaio e marzo, si usa anche il cosiddetto bianchetto o pesce ghiaccio, che arriva congelato dall’Indocina, anche se qualche pescatore non si arrende e, tra gennaio e febbraio, continua a pescarne piccoli quantitativi. La neonata si può anche cuocere in umido (in bianco o con un po’ di pomodorini freschi) e usarla per bruschette o per condire la pasta, oppure gustare cruda con un filo di olio extravergine e succo di limone. Sia in fondo alla ricetta sia sul mio Canale You Tube trovate anche la video ricetta delle frittelle siciliane di neonata. Buona giornata!
Frittelle siciliane di neonata
Ingredienti per 4 persone:
- 600 grammi di cicerello o rossetto
- 2 uova intere
- 10 grammi di farina 00
- prezzemolo tritato, quanto basta
- due spicchi di aglio
- sale e pepe, quanto basta
- 50 grammi di canestrato siciliano o di pecorino Dop grattugiato
- 25 grammi di Parmigiano Reggiano Dop grattugiato
- olio di semi di arachide per friggere, quanto basta
Frittelle siciliane di neonata
Mettere il pesce in un recipiente capiente, riempirlo di acqua fredda, mescolare delicatamente e lasciare a bagno per 5 minuti. Spesso all’interno di pesci così piccoli si trovano filamenti di alga o persino granchietti: rimuoveteli con una forchetta. Sempre con delicatezza, pescare la neonata con una forchetta e metterla in un colapasta. Non agitate l’acqua sul fondo del recipiente, in modo che eventuali tracce di sabbia restino là inerti.
Fare scolare il pesce per qualche minuto, quindi metterla in una ciotola. Tritare finemente il prezzemolo e l’aglio e aggiungerli al pesce. Unire il pecorino, il parmigiano, le uova, un pizzico di sale e abbondante pepe nero macinato fresco. Mescolare il tutto e unire la farina (un cucchiaino raso, circa 10 grammi). Mescolare ancora fino ad ottenere un composto omogeneo e farlo riposare in frigorifero, coperto da pellicola per alimenti, per 15 minuti.
Scaldare abbondante olio di semi di arachide. Aiutandovi con un cucchiaio, formate delle polpette che adagerete direttamente nell’olio caldo. Cuocere, girando ogni tanto le frittelle di neonata su se stesse, fino a che le polpette non saranno leggermente gonfie e ben dorate, quindi metterle su carta assorbente. Servire le frittelle di novellame con spicchi di limone fresco e gustatele calde ma non bollenti. Buon appetito!
L’ABBINAMENTO: Il gusto delicato del novellame unito a una frittura leggera e aromatica suggerisce un abbinamento con un bianco siciliano dal gusto delicato ed equilibrato. Abbiamo scelto La Fuga, vino a base di uve Chardonnay prodotto dall’azienda Donnafugata: profumi tropicali, gusto sapido con buona acidità e finale fruttato.