Pollo alla cacciatora 2.0

Parte una nuova avventura, partecipo con molto piacere alla raccolta di ricette per il  Calendario del Cibo Italiano ideato dall’Mtchallange. Oggi è la giornata dedicata al pollo alla cacciatora. Difficile, molto difficile oggi trovare in un menù di un ristorante il pollo alla cacciatora. Eppure rimane una pietanza assai saporita, la causa del mancato successo va ricercata nella presentazione di questo piatto che e poco scenografica, Oggi diamo più importanza all’impiattamento che al contenuto, poi se aggiungiamo che il pollo alla cacciatora per gustarlo al meglio va mangiato con le mani, i problemi diventano due.
Allora…… Volendo far diventare questo piatto gourmet, non lo andrò a stravolgere nella cottura, che rimane quella tradizionale in umido, mal  nel  taglio e nella scelta dei pezzi del pollo.
Ho scelto per quest cottura alla cacciatora solo sovracosce, ma si otrebbe fare con qualsiasi altra parte del pollo, l’importante che la si privi dell’osso. La cottura come detto l’ho eseguita in umido con cipollotti freschi e pomodori del Vesuvio, poi a fine cottura ho tagliato a fette la coscia e l’ho posata sul sughetto alla cacciatora. 
Consultando anche le altre ricette sulla cacciatora, ho notato che questa preparazione che si esegue nel mio territorio, è completamente diversa dalle altre. La differenza sta negli ingredienti, in questa preparazione che è descritta in questo post, non sono state aggiunte spezie o altro, e questo sicuramente va ricercato nella storia del nostro popolo. Il pollo alla cacciatora, fa parte delle tradizione contadina italiana, ne si trovano fonti in tutte le regioni d’Italia. Mia nonna, mi raccontava che il pollo era l’alimento delle feste (domenica e festività importanti), veniva sacrificato il sabato per poi essere cotto nel forno a legna la Domenica con le patate. Il suo abitat era il cortile, mentre le galline avevano un riparo sotto il forno a legna, dove andavano a covare e depositare le uova. Del pollo alla cacciatora invece non ne ha mai accennato, era più il coniglio che veniva preparato con  questa cottura alla cacciatora, per le sue carni prive di grasso. In tutta questa storia un dubbio mi è rimasto, è nato prima il pollo o il coniglio….. alla cacciatora???
Ingredienti:
4 sovracosce  di pollo
2 cosce di pollo
3 cipollotti freschi
1 bicchiere di falanghina 
400g Pomodorini del Vesuvio
olio extra vergine di oliva 
1/2 cucchiaino di peperoncino
sale 
pepe
prezzemolo
basilico

Procedimento:
Aggiungete il pollo e fatelo rosolare in entrambi i lati. Versate la falanghina, fate appena sfumare e aggiungete i pomodorini e un bicchiere di acqua. Aggiustate di sale.
Aggiungete il pollo e fatelo rosolare in entrambi i lati. Versate la falanghina, fate appena sfumare e aggiungete i pomodorini e un bicchiere di acqua. Aggiustate di sale. Coprite il tegame e procedete ad una cottura lenta per circa 25-30 minuti. Qualora il pollo tendesse ad asciugarsi troppo, aggiungere 1/2 bicchiere di acqua. Prima di togliere il fuoco verificare la cottura, che può variare dalla qualità e dimensione dell’animale. 

Terminata la cottura, prendete la sovracoscia e tagliatela a fette senza scomporla. Servite il pollo in un piatto adagiato sul sugo alla cacciatora, guarnite con il pepe, il prezzemolo e il basilico. 

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