Quel che passa il convento

Zuppa alle mele, carote, porri e finocchi 

Immaginiamo una giornata d’inverno, così fredda che neanche i nostri mantelli di ruvida lana riescono a scaldarci. 
I nostri respiri si gelano nell’aria cristallina; finalmente stiamo per arrivare alla nostra meta, il monastero… 

No, non siamo nel 1327 e non siamo per arrivare in una misteriosa abbazia dell’Italia settentrionale, ma a Our Lady of the Resurrection, una piccola comunità monastica nello stato di New York, dove vive  padre Victor-Antoine d’Avila Latourrette, autore di vari libri di cucina ispirati alla vita liturgica.

Le ricette di padre Victor-Antoine, che le biografie dicono si occupi anche dell’orto del monastero, seguono i ritmi delle stagioni e hanno il profumo delle ricette antiche, quelle trasmesse nei monasteri da persone provenienti da paesi diversi; un pezzo di cucina di casa, che entra a far parte della vita della comunità, in un naturale processo di integrazione culturale.

E la ricetta di questa zuppa, con le sue armonie di sapori e il suo calore – la panna, il vino, parlano di inverni assai freddi – sembra venire da molto, molto lontano.

per 4 frati e 2 viandanti
ricetta liberamente tratta e tradotta da Dans la cuisine du frère Victor-Antoine: Réflexions et recettes inspirées par les saisons

7 tazze ‘di brodo di verdure
1 tazza di vino bianco secco
2 mele golden
2 porri (solo la parte bianca)
2 carote
3 piccoli finocchi
1 foglia di alloro
1/2 cucchiaino da tè di timo secco
1/a tazza di panna da cucina (o latte)
sale e pepe bianco qb
1 vasetto di yogurt naturale per guarnire (facoltativo)

Pulire e tagliare a pezzi mele, porri, finocchi e carote, mettendoli insieme al brodo – io direttamente acqua con dado vegetale – al vino e alle erbe in una pentola a pressione. Fare cuocere per circa mezzora o 45 minuti, ossia per 10 minuti dall’inizio dell’ebollizione, ossia da quando la pentola inizia a fischiare. Lasciare terminare la cottura a gas spento. Una volta che la minestra si sia raffreddata passarla con il mixer a immersione dopo aver eliminato la foglia di alloro. Prima di servire scaldare la zuppa e aggiungere il latte, mescolando bene. Volendo guarnire con lo  yogurt (io però preferisco senza)

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