E niente… dato che avevo avanzato ancora un bel po’ di ceci lessati dalla precedente ricetta del risotto coi ceci quasi etnico, ho pensato che un buon modo per usarli sarebbe stato per una minestra più nostrana, una zuppa di ceci con la pasta spezzata e qualche ferfellone. Un comfort food che torna particolarmente gradito nei giorni di freddo intenso, com’è stato in quest’inverno, per molti aspetti devastante oltre che freddo, almeno qui nella mia regione.
Queste sono le dosi per 3 porzioni:
- 250-300 g di ceci bio lessati con la loro acqua, almeno 1/2 litro
- 160 g di pasta lunga spezzettata (io linguine di semola San Carlo bio a km 0)
- 2 ferfelloni
- 3 spicchi d’aglio bio
- un rametto di rosmarino bio
- mezzo habanero orange bio essiccato (o altro peperoncino secco)
- 75 g di pancetta stufata
- vino bianco
- olio evo, sale, pepe nero
Scamiciare l’aglio e spezzettare grossolanamente sia i ferfelloni che il peperoncino, dopo averli privati di piccioli e semi. Dadolare la pancetta e mettere tutto a rosolare in una casseruola con olio evo e il rosmarino. Sfumare col vino bianco.
Aggiungere i ceci con la loro acqua, portare a ebollizione e far cuocere per circa 10 minuti, salando e pepando.
Aggiungere la pasta e far finire di cuocere tutto insieme. Se si asciuga troppo in fretta, aggiungere acqua bollente q.b. a ottenere una minestra più o meno brodosa, secondo i gusti. Personalmente, l’amo piuttosto asciutta.
Impiattare e servire con un altro giro d’olio a crudo.
Il Boss mancava da un po’… una melodica Should I Fall Behind.