Le pappardelle al ragù di cinghiale sono un primo piatto di ispirazione toscana con un gusto deciso e intenso. Vivo in Irpinia,ed anche qui ci sono zone montane dove vivono cinghiali e questa carne viene abitualmente consumata.
Fondamentale,per questo piatto, è la marinatura in un vino rosso di buona qualità (ho usato un Aglianico irpino), aggiungendo aromi, per una notte intera e la cottura deve essere lenta, simile al ragù napoletano.
Solo così la carne di cinghiale perderà il retrogusto di “selvaggina” e rimarrà tenera, senza risultare asciutta e stopposa.
Ingredienti per 4 persone:
- 500 gr di carne di cinghiale
- 1/2 litro di vino rosso buono
- 1 carota
- 1 cipolla
- 1 gambo di sedano
- 3-4 foglie di alloro
- 2 foglie di salvia
- 2-3 chiodi di garofano
- pepe nero in grani
- 1 lt di passata di pomodoro o pelati passati
- olio extravergine di oliva
- trito misto di carota,sedano,cipolla
- 1/2 bicchiere di vino rosso
- sale,pepe q.b.
- 400 gr di pappardelle
Preparazione:
Tagliare la carne di cinghiale in pezzi regolari tipo spezzatino oppure,se piace,più piccoli.
Mettere i pezzi in una ciotola capiente con la carota,la cipolla,il sedano tagliati a pezzi e poi le foglie di alloro,la salvia,i chiodi di garofano e i grani di pepe nero. Mescolare il tutto e versare il vino rosso fino a ricoprire i pezzi di carne.
Coprire con pellicola e mettere in frigorifero facendo marinare la carne di cinghiale per tutta la notte.
La mattina seguente scolare il liquido e tenere solo la carne.
In una pentola capiente far rosolare in olio extravergine di oliva sedano,cipolla e carota tritati,mettere i pezzi di carne di cinghiale e farli insaporire fino a che la carne prende colore.
Bagnare con il vino rosso e far evaporare.
Aggiungere i pelati passati o la passata di pomodoro, regolare di sale e pepe e far cuocere a fiamma bassissima per almeno 3-4 ore. Il sugo deve “pappuliare” lentamente.
Cuocere le pappardelle in abbondante acqua salata,scolarle e condirle con il sugo di cinghiale ben ristretto.
Aggiungere i pezzi di carne e servire le pappardelle al ragù di cinghiale ben calde.