Pane d’orzo "quello pane orzato del quale si satolleranno a migliaia" per "Il giro del mondo in 80 pani"

Sembra che il primo cereale a convertirsi in pane sia stato proprio l’orzo.



L‘orzo è il protagonista del mese di settembre della rubrica “Farina del nostro sacco” di Aifb .




Sia gli Etruschi che i Greci utilizzavano l’orzo per la preparazione del pane, in particolare sotto forma di gallette azzime che avevano il pregio di conservarsi a lungo utili per i lunghi viaggi soprattutto durante le navigazioni, infatti detto anche cibo dei navigatori.
Il pane d’orzo sembra anche essere il protagonista del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci; Dante nel Convivio utilizza la metafora del pane d’orzo “quello pane orzato del quale si satolleranno a migliaia” che si ricollega al vangelo di Giovanni,  l’unico che in maniera esplicita definisce il tipo di pane  che venne distribuito da Gesù.
Facendo riferimento al Gran tour della Sardegna scopriamo che anche qui nell’isola il pane d’orzo in sardo “orjàttu” o “pàne de òrju” fa parte della tradizione, in particolar modo della zona montana dove l’orzo si adatta bene alle condizioni climatiche e ai terreni piuttosto aridi.

La ricetta che vi propongo è frutto di un mix di informazioni raccolte durante il mio peregrinare sul web alla ricerca di curiosità sul mondo del pane.
Tra gli ingredienti trovate sia la birra che potete tranquillamente sostituire con l’acqua e l’orzo maltato in chicchi, cioè l’orzo che ha subito il processo di maltitura.

Ingredienti

250 g di farina d’orzo
130 g di farina 0 per pane
200 ml di acqua o birra
20 g di orzo maltato   in chicchi preventivamente messo in ammollo in acqua calda
2 g di lievito di birra fresco
10 g di sale
Preparazione
Mettiamo nella ciotola della planetaria le due farine e il lievito di birra sbriciolato, uniamo poco a poco il liquido, acqua o birra, lavorando con l’uncino, uniamo l’orzo ben scolato e tamponato.
Quando l’impasto ha preso forma aggiungiamo il sale, lavoriamo sino ad ottenere una massa omogenea.
Avvolgiamo a palla e lasciamo riposare coperto per 20 minuti circa.
Passiamo alla formazione, io ho optato per un filoncino, che ho poi messo a lievitare in uno stampo microforato.
Attendere il raddoppio.
Cottura
Forno statico preriscaldato a 190° per circa 35 minuti, controllare la cottura percuotendo la base del pane che è cotto quando emette un suono “a vuoto”.

Fonti Antonio Sparzani
Taccuini storici
Bibbia Re 2,4

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