Pane alla carruba

                                      

Il tema da sviluppare oggi, nella nostra consueta rubrica del Light & Tasty, doveva essere snack, spezzafame, barrette….; vi confesso che non volevo partecipare perchè non avevo nessuna idea in proposito e inoltre non sono una patita di barrette. Poi ho pensato ad un pane, che magari proprio pane non è, in quanto il suo gusto molto intenso e particolare non è abbinabile a qualunque cosa; io lo adoro a colazione in quanto molto gustoso ma non dolce come i biscotti; secondo me sarebbe perfetto pure per uno spuntino a metà mattina, anche in versione tostata. Io ve lo propongo, poi fate un po’ voi! Voglio raccontarvi un po’ della mia terra a questo proposito: gli alberi maestosi di carrubo caratterizzano le campagne del paesaggio ibleo; nel secolo scorso rappresentavano una risorsa economica per le famiglie contadine di questo territorio; un tempo i semi del suo frutto, i carati, rappresentavano l’unità di misura per gli orafi.  L’albero del carrubo, introdotto in Sicilia dai Greci, anche se furono gli Arabi che ne intensificarono la coltivazione, ha una crescita lenta ma è molto longevo in quanto riesce a vivere anche cinquecento anni. Verso la fine di agosto i suoi frutti raggiungono la maturazione: ancora oggi la raccolta delle carrube fa parte delle abitudini di molte famiglie, non tanto per il risvolto economico, quanto per mantenere viva la tradizione. Le carrube vengono utilizzate in campo alimentare per la produzione di dolci come caramelle, biscotti, liquori, sciroppi, farina e addensanti per gelati, foraggio per animali. I dolci tradizionali della provincia di Ragusa realizzati con lo sciroppo di carrube sono i “mustazzola” e la “mostarda” . Con la farina di carrube si preparano dolci e biscotti; oggi io la utilizzerò per preparare questo pane speciale.


Ingredienti: 100 g di lievito madre, 250 g di semola rimacinata di grano duro, 50 g di farina di carrube, 150 g di acqua tiepida, sale, un cucchiaino di miele.

Impastate le due farine con il lievito madre, l’acqua e il miele. Da ultimo aggiungete il sale. Lasciate lievitare per un’ora circa l’impasto.

Formate quindi dei filoncini che appiattirete con le mani per dare la forma di una grossa carruba, Con il coltello potete fare due scanalature longitudinali caratteristiche proprio della carruba. Fate lievitare per 6/7 ore. Fate la prova con un dito per controllare la lievitazione dei panetti. Infornare a 200 ° per 30 minuti, quindi sfornate e fate raffreddare. La vostra casa si riempirà del profumo intenso e caratteristico delle carrube. Sembrerà che abbiate preparato un dolce piuttosto che del pane.

Come consumarlo? E’ buonissimo anche da solo! Potete abbinarlo a piatti dal sapore delicato o a formaggi cremosi e non piccanti. Io ho scelto un abbinamento che fa parte della tradizione contadina del ragusano: ricotta vaccina e miele di carrubo. 
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