Quando nel week-end io e il mio bambino rimaniamo a casa soli, oltre a fare passeggiate, pic-nic all’aria aperta e passare ore infinite ai vari parchi intorno a casa, ci ritagliamo anche un po’ di tempo in cucina.
Questa volta abbiamo preparato un pan brioche per la colazione della domenica, sostituendo il burro che c’è nella preparazione classica e utilizzando latte di mandorla al posto del latte vaccino.
Ne abbiamo preparato uno di forma classica e uno abbiamo dovuto farlo per forza intrecciato perché si ricordava quello fatto insieme un mesetto fa.
Si è divertito a fare i “serpenti” come li ha chiamati lui, e ha seguito tutto il procedimento, dalla lievitazione, all’assemblaggio, al riposo, alla cottura.
Ha poi conservato la sua treccia con cura, l’ha osservata, custodita e portata in ogni angolo della casa (infatti non la mangeremo…!)
Ingredienti:
200 ml di latte di mandorla
1 panetto da 25 gr di lievito fresco
300 gr di farina bianca 00
200 gr di farina integrale
80 ml di olio extra vergine d’oliva
80 gr di zucchero
2 uova
Cannella q.b.
Noce moscata q.b.
Zenzero grattugiato 1 cucchiaino
Scorza di mezza arancia grattugiata
Procedimento:
Sciogliere il panetto di lievito nel latte di mandorla.
In un recipiente setacciare le farine e lo zucchero, aggiungendo anche le spezie (a piacere), lo zenzero grattugiato e la scorza d’arancia.
Unire le farine con le spezie a latte, poco per volta, finché il latte sarà completamente assorbito.
Incorporare le uova, una per volta, impastando bene con le mani.
Aggiungere anche l’olio di oliva, impastando sempre con le mani.
Si otterrà un impasto molto appiccicoso.
Infarinare abbondantemente una spianatoia, rovesciare l’impasto e continuare ad impastare raccogliendo poco per volta tutta la farina.
Mettere l’impasto in un recipiente molto capiente e far lievitare almeno 5 ore. L’impasto si triplicherà di volume!
Trascorso il tempo necessario prelevare l’impasto e dargli la forma desiderata.
Lasciar lievitare ancora un’ora e infornare a 170 gradi per mezz’ora circa.
Ed ecco il pan brioche classico per la colazione:
E la tanto amata treccia di mio figlio, gelosamente custodita: