Mosnel 180 anni di storia nel vino

Quel piccolo cumulo di pietre, proprio questo è il significato del nome che si riferisce a ben 39 ettari di vigna franciacortina. Quella capocchia di spillo lombarda tra Brescia e il lago d’Iseo.
Quei sassi che sono vere pepite d’oro ricche di minerali che donano ai vini nerbo, spessore, eleganza e longevità.
La Franciacorta, questo piccolo territorio che ha saputo far parlare di se il mondo intero con i suoi prestigiosi vini.
La dolcezza del paesaggio ed il buon clima cominciarono dal XV secolo ad attrarre le famiglie patrizie bresciane che in Franciacorta edificarono cantine con al disopra le ville per l’estate, contornate da aziende agricole di modeste dimensioni. Già all’inizio del XVII secolo Camignone raggiunse una notevole fama per la produzione di vini di qualità, come certifica il “Catastico bresciano del 1609 risalente all’epoca della Repubblica Veneta che alla voce Camignone recita “li terreni sono buoni de quali si cava perfettissimi vini”. Qui la vitivinicoltura continuò tra peste, guerre ed altre vicissitudini fino alla fine del XIX secolo, quando le viti europee vennero devastate dalla fillossera che veniva dall’America. Fino al rifiorire della viticoltura al termine del II conflitto mondiale
Nel cuore della Franciacorta, a Camignone, si trova la secolare residenza con il suo  fantastico giardino di 39 ettari di vigna ordinata attorno a quel secolare cedro del Libano che nelle Terre di Franciacorta è punto di riferimento a chilometri di distanza, con le cantine cinquecentesche e le terre annesse, che testimonia la lunga tradizione vitivinicola che la famiglia Barboglio ereditò nel 1836. Il grande impegno e le intuizioni di Emanuela Barboglio che impiantò i primi vigneti specializzati e nel 1968 con l’adozione della neonata DOC Franciacorta. Dal 1976 venne abbandonato il nome “/redirect.php?URL=Azienda Agricola Barzanò Barboglio” per l’attuale “Mosnel”, toponimo dialettale di origine celtica che significa appunto pietraia, cumulo di sassi; sul quale sorge l’Azienda. Alla guida di Mosnel oggi c’è la quinta generazione di vignaioli, i figli di Emanuela Barboglio: Giulio e Lucia Barzanò che si avvalgono della collaborazione di uno staff altamente preparato e di consulenti agronomi ed enologi di grande esperienza che seguono costantemente la produzione ed il suo evolversi.


Così , per ricordare i 180 anni di Mosnel si è svolta lo scorso 16 giugno una grande festa in cui Lucia e Giulio hanno organizzato una verticale del vino dedicato alla pioniera della Franciacorta, la mamma Emanuela, Ebb in etichetta, che, evidenzia l’enologo Flavio Polenghi, nasce con la vendemmia 2003 da uve Chardonnay raccolte nei vigneti Dosso, Limbo, Larga, Mosnel, Roccolo e vinificate  in purezza, vinificando solo il vino fiore, praticamente la prima frazione del 50% di succo, con fermentazione primaria in piccole botti di rovere e dopo sei mesi con la rifermentazione in bottiglia per non meno di 36 mesi.

Primavera più calda rispetto alla media ed estate fresca sono i due parametri di questa annata straordinaria che ha visto lo Chardonnay di Mosnel maturare lentamente accarezzato da temperature miti e buone escursioni termiche.
La piovosità regolare e mai eccessiva ha consentito di ottenere una produzione importante ed una sanità delle uve impeccabile. Acidità e concentrazione ideali infine hanno conferito all’annata un grande equilibrio di profumi dall’aroma intenso.
Ebb rappresenta il prodotto del cuore e la maturità produttiva di Mosnel, nonché la forza e la personalità di Emanuela Barboglio. Socio fondatore dal 1990 del Consorzio, ha contribuito a far sì che il Franciacorta, nel 1995, fosse il primo Metodo Classico ad ottenere la Docg. 

Serata che ha visto anche la presentazione del bellissimo libro che racchiude la storia dei primi 180 anni di questa prestigiosa azienda
I festeggiamenti si sono conclusi con una cena servita nel loggiato che si affaccia sull’aia, un perfetto matrimonio tra i vini Mosnel ed i piatti degli chef Stefano Cerveni e Beppe Maffioli e la torta preparata per l’occasione dal maestro Iginio Massari.

Giulio e Lucia Barzanò hanno ereditato il senso dell’ospitalità dalla madre Emanuela Barboglio, che ha sempre desiderato far vivere i vigneti e la cantina come parte integrante del territorio. Un approccio che si concretizza 365 giorni l’anno in decine di  occasioni enologiche e gastronomiche che animano l’agriturismo di Mosnel.
MOSNEL
Via Barboglio, 14 – Camignone di Passirano BS
i paccheri con crema e ciccioli di baccalà di Stefano Cerveni

risotto con crema di carciofi, gelato al Parmigiano Reggiano e carboncelli di Beppe Maffioli

il vitello a bassa tmperatua su crema di patate di Beppe Maffioli

la deliziosa torta di compleanno di Iginio Massari

Questi e altri momenti li puoi vedere seguendomi qui

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