MANGIA CIO’ CHE LEGGI #93: Brodo d’avena ispirato da "Un Lord da conquistare" di Virginia Dellamore

Era un po’ che non leggevo storici, è questo mi ha ributtato nel tunnel! Ora dovrò recuperare tutti i lavori di questa autrice perché scrive meravigliosamente bene. Ho amato i suoi personaggi ma sopratutto i dialoghi tra loro. La tensione elettrica tra i due protagonisti è palpabile, tanto da avermi tenuto sulle spine fino all’ultimo. Ogni volta che ero costretta a posare il kindle continuavo a pensare a William e Althea e a come avrebbero trovato la strada l’uno verso l’altro.
Per chi ama il genere Regency, questo è assolutamente da leggere!

Questo sabato vi propongo quindi “/redirect.php?URL=una poltiglia immonda”, così chiamata da un William ferito, il brodo d’avena, che non conoscevo ma che ora non mancherà più dalla mia tavola, caldo, confortante e buonissimo nella sua semplicità.

Ingredienti per due persone:

Io ho utilizzato un tegame in coccio con lo spargifiamma, ma andrà bene qualsiasi tegame a bordi alti dal fondo pesante.
Scaldate un cucchiaio d’olio nel tegame e tostateci dentro i fiocchi di avena per 3 minuti, aggiungete 500ml di brodo e postate a bollore dopo aver mescolato. Abbassate la fiamma e cuocete 15 minuti con il coperchio.

Il brodo tenuto d parte servirà se non servite subito la zuppa, l’avena tende a gonfiare e ad assorbire il liquido, quindi vi servirà per allungare la preparazione in caso doveste riscaldarla.
Servitela in entrambi i casi fumante, con una macinata di pepe e un filo d’olio, eventualmente potete unire un del formaggio grattugiato eun uovo sodo sbriciolato per arricchirla ulteriolmente, ma vi assicuro che di “immondo” non ha proprio nulla!

Grazie Virginia Dellamore per questa storia che mi ha rapito ed emozionato, come non mi capitava da tempo!

Link d’acquisto e Sinossi:
Londra, 1814. Althea Hope è tutto fuorché un’eroina romantica: ha quasi trent’anni, porta gli occhiali, e il suo guardaroba non contiene un solo abito che non sia terribilmente fuori moda. In più, ricopre la classica professione delle zitelle senza speranza: fa l’istitutrice e la chaperon di una ragazza alla sua prima Stagione. Il suo compito è quello di accompagnare la ricchissima e bellissima Greta agli eventi mondani, tenendola sotto controllo ma rimanendo sullo sfondo come una severa tappezzeria. Anche Lord William Warwick non è il protagonista perfetto di una storia d’amore: è misogino e scontroso, e i modi villani che sfoggia anche nei migliori salotti gli vengono perdonati soltanto perché è più ricco di Creso. È giunto a Londra per cercare moglie: perfino lui, che preferisce concedersi dei rapporti fugaci e considera con orrore la sola idea del matrimonio, si rende conto che a trentacinque anni è venuto il momento di dare un erede legittimo al casato. Di sicuro, William non è l’uomo ideale di Althea. Di sicuro Althea non è la donna ideale di William. Eppure, loro malgrado, finiscono con l’incontrarsi fin troppo spesso e chissà che quelle apparenti scintille d’odio e ripicca non celino ben altri tipi di fiamme… La storia di un amore imprevisto che tenta vanamente di lottare contro se stesso, fra battibecchi serrati e baci rubati, balli vorticosi e inseguimenti in carrozza, finti corteggiamenti e vere passioni, nel cuore della Londra gaudente del periodo Regency.

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