Era un po’ che non leggevo storici, è questo mi ha ributtato nel tunnel! Ora dovrò recuperare tutti i lavori di questa autrice perché scrive meravigliosamente bene. Ho amato i suoi personaggi ma sopratutto i dialoghi tra loro. La tensione elettrica tra i due protagonisti è palpabile, tanto da avermi tenuto sulle spine fino all’ultimo. Ogni volta che ero costretta a posare il kindle continuavo a pensare a William e Althea e a come avrebbero trovato la strada l’uno verso l’altro.
Per chi ama il genere Regency, questo è assolutamente da leggere!
Questo sabato vi propongo quindi “/redirect.php?URL=una poltiglia immonda”, così chiamata da un William ferito, il brodo d’avena, che non conoscevo ma che ora non mancherà più dalla mia tavola, caldo, confortante e buonissimo nella sua semplicità.
Ingredienti per due persone:
- 750ml di brodo vegetale (trovate qui la ricetta)
- 1 tazza di fiocchi d’avena integrali
- pepe nero
- 1 cucchiaio d’olio Evo più q.b. per servire
Io ho utilizzato un tegame in coccio con lo spargifiamma, ma andrà bene qualsiasi tegame a bordi alti dal fondo pesante.
Scaldate un cucchiaio d’olio nel tegame e tostateci dentro i fiocchi di avena per 3 minuti, aggiungete 500ml di brodo e postate a bollore dopo aver mescolato. Abbassate la fiamma e cuocete 15 minuti con il coperchio.
Grazie Virginia Dellamore per questa storia che mi ha rapito ed emozionato, come non mi capitava da tempo!
Link d’acquisto e Sinossi:
Londra, 1814. Althea Hope è tutto fuorché un’eroina romantica: ha quasi trent’anni, porta gli occhiali, e il suo guardaroba non contiene un solo abito che non sia terribilmente fuori moda. In più, ricopre la classica professione delle zitelle senza speranza: fa l’istitutrice e la chaperon di una ragazza alla sua prima Stagione. Il suo compito è quello di accompagnare la ricchissima e bellissima Greta agli eventi mondani, tenendola sotto controllo ma rimanendo sullo sfondo come una severa tappezzeria. Anche Lord William Warwick non è il protagonista perfetto di una storia d’amore: è misogino e scontroso, e i modi villani che sfoggia anche nei migliori salotti gli vengono perdonati soltanto perché è più ricco di Creso. È giunto a Londra per cercare moglie: perfino lui, che preferisce concedersi dei rapporti fugaci e considera con orrore la sola idea del matrimonio, si rende conto che a trentacinque anni è venuto il momento di dare un erede legittimo al casato. Di sicuro, William non è l’uomo ideale di Althea. Di sicuro Althea non è la donna ideale di William. Eppure, loro malgrado, finiscono con l’incontrarsi fin troppo spesso e chissà che quelle apparenti scintille d’odio e ripicca non celino ben altri tipi di fiamme… La storia di un amore imprevisto che tenta vanamente di lottare contro se stesso, fra battibecchi serrati e baci rubati, balli vorticosi e inseguimenti in carrozza, finti corteggiamenti e vere passioni, nel cuore della Londra gaudente del periodo Regency.