Mandorle pralinate … per la calza della Befana!


La Befana, cara vecchietta,

va all’antica, senza fretta.

Non prende mica l’aeroplano

per volare dal monte al piano,

si fida soltanto, la cara vecchina

della sua scopa di saggina:

è così che poi succede

che la Befana … non si vede!

Ha fatto tardi fra i nuvoloni,

e molti restano senza doni!

Io quasi, nel mio buon cuore,

vorrei regalarle un micromotore,

perché arrivi dappertutto

col tempo bello o col tempo brutto…

Un po’ di progresso e di velocità

per dare a tutti la felicità!

(Gianni Rodari)

La figura della Befana è circondata da un magico alone e da molte leggende. Molti ne attribuiscono la nascita alla tradizione religiosa, altri fanno risalire la sua origine ai popoli celtici, per altri ancora invece il personaggio della Befana ha un’origine pagana. Ad allora risale la prima tradizione, che ha visto questa vecchia strega buona, identificata come una sorta di Madre Natura che, nella dodicesima notte dopo il Natale, passava per le case lasciando in eredità semi e gemme che ciascuno avrebbe dovuto piantare, come simbolo di rinascita della natura nel nuovo anno. Tra i racconti popolari e le credenze religiose persiste la convinzione, secondo la quale i doni della Befana, sono simbolo di buon auspicio … e di buon auspicio quest’anno ne abbiamo veramente tutti tanto bisogno ed allora che ne dite di rendere le calze dei nostri cari particolarmente ricche e golose, proprio in senso di augurio e speranza, per un anno migliore per tutti, magari aggiungendo anche qualche semplice preparazione home made? Io, ad esempio, ho deciso di regalare dei piccoli vasetti riempiti di mandorle pralinate. Le adoro e ne sono golosissima! Anche solo il loro profumo mi riporta indietro nel tempo, mio padre me ne comprava sempre un sacchetto la mattina del 6 gennaio a Piazza Navona, durante la nostra tradizionale passeggiata dell’Epifania. Era ed è bellissimo immergersi nella magica atmosfera di quella spettacolare piazza, respirarne l’aria festante, tra le bancarelle di giocattoli, regali e dolciumi, le luci, la musica, il profumo dello zucchero filato e delle mandorle pralinate, e poi i giri sulla giostra, gli artisti di strada, i famosi ritrattisti … Quest’anno purtroppo niente mercatino natalizio a Piazza Navona e quindi niente mandorle pralinate, ed allora ho pensato di sopperire, producendo questa leccornia in casa e regalandole ai più golosi, tra i miei affetti. Queste praline croccanti sono realizzate con solo tre ingredienti e possono diventare un goloso dolcetto da inserire nelle vostre calze della Befana, ma anche uno snack sfizioso da sgranocchiare durante la giornata. 

Ingredienti

100 gr di mandorle non pelate

80 gr di zucchero semolato

10 ml di acqua

Procedimento

Prima di iniziare qualche consiglio: tutti gli ingredienti devono essere a temperatura ambiente e sarebbe preferibile utilizzare una pentola di acciaio dal fondo doppio o comunque molto spesso e con una grandezza proporzionata alla quantità di mandorle che vorrete preparare. Mettete acqua e zucchero nella pentola e accendete il fuoco a fiamma medio-bassa, iniziate a mescolare con un cucchiaio di legno, non appena lo zucchero si sarà amalgamato all’acqua, ma non ancora sciolto, inserite anche le mandorle e seguitate a mescolare continuamente. In principio il composto di acqua e zucchero risulterà molto liquido, poi comincerà a bollire ed infine a cristallizzarsi formando una patina attorno alle mandorle, come se tornasse quasi la consistenza dello zucchero, ma bruno. A questo punto abbassate leggermente la fiamma e continuate a mescolare fino a che lo zucchero non inizierà a caramellarsi assumendo un colore ambrato scuro e ad attaccarsi alle mandorle. Una volta brunite, versate le mandorle su una teglia foderata con carta forno avendo cura di distanziarle il più possibile, man mano che si raffredderanno dividetele con le mani per evitare che rimangano attaccate fra di loro. Le vostre mandorle pralinate sono pronte per essere gustate o regalate. Si conservano a temperatura ambiente, in un contenitore ermetico, o chiuse in sacchettini di plastica alimentare, per circa 10 giorni. Buon appetito!

Buona Epifania!



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